Il luogo ideale per lo spirito. E lo spirito libero porta alla creatività.
Questo forse doveva aver pensato un'avanguardia internazionale di artisti che, alla fine degli anni Cinquanta, iniziò a risiedere e a lavorare in un paese abbandonato, Bussana Vecchia, poco distante da San Remo (o Sanremo come la televisione ci ha fatto conoscere).
La storia di Bussana Vecchia inizia il mercoledì delle Ceneri del 23 febbraio 1887. Prima era semplicemente Bussana, un paese come tanti altri dell'entroterra ligure, ma quello fu il giorno del violento terremoto, che distrusse molte case del paese e fece crollare il tetto della chiesa mietendo molte vittime tra i fedeli.
Da allora la popolazione, su consiglio delle autorità, abbandonò il paese ricostruendo poco più a valle la città di Bussana Nuova.
Il paese rimase così disabitato fino alla fine degli anni Cinquanta, fino a che alcuni artisti decisero di creare una comunità nuova, dotandosi persino di una "costituzione" che regolasse la vita del villagio. E ogni artista si sceglieva il proprio rudere da ristutturare. Un bellissimo esperimento di comunità nuova, con spazi comuni, all'inizio senza nessuna delle comodità moderne (luce, gas).
E nel corso degli anni la comunità crebbe fino ad arrivare nel 1968 a 30 artisti .
Oggi Bussana Vecchia è rinata, alla comunità degli artisti si affiancano i residenti che hanno deciso di tornare al vecchio paese, e le comodità moderne sono state ripristinate.
Un paese che, come il mito della Fenice, rinasce dalle proprie ceneri.
Un bellissimo esempio di vita oltre che un paese sicuramente unico in Italia.
The photo above is taken by "ehvvivi" on Flickr, Creative Commons licence.
Questo forse doveva aver pensato un'avanguardia internazionale di artisti che, alla fine degli anni Cinquanta, iniziò a risiedere e a lavorare in un paese abbandonato, Bussana Vecchia, poco distante da San Remo (o Sanremo come la televisione ci ha fatto conoscere).
La storia di Bussana Vecchia inizia il mercoledì delle Ceneri del 23 febbraio 1887. Prima era semplicemente Bussana, un paese come tanti altri dell'entroterra ligure, ma quello fu il giorno del violento terremoto, che distrusse molte case del paese e fece crollare il tetto della chiesa mietendo molte vittime tra i fedeli.
Da allora la popolazione, su consiglio delle autorità, abbandonò il paese ricostruendo poco più a valle la città di Bussana Nuova.
Il paese rimase così disabitato fino alla fine degli anni Cinquanta, fino a che alcuni artisti decisero di creare una comunità nuova, dotandosi persino di una "costituzione" che regolasse la vita del villagio. E ogni artista si sceglieva il proprio rudere da ristutturare. Un bellissimo esperimento di comunità nuova, con spazi comuni, all'inizio senza nessuna delle comodità moderne (luce, gas).
E nel corso degli anni la comunità crebbe fino ad arrivare nel 1968 a 30 artisti .
Oggi Bussana Vecchia è rinata, alla comunità degli artisti si affiancano i residenti che hanno deciso di tornare al vecchio paese, e le comodità moderne sono state ripristinate.
Un paese che, come il mito della Fenice, rinasce dalle proprie ceneri.
Un bellissimo esempio di vita oltre che un paese sicuramente unico in Italia.
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