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Visualizzazione dei post con l'etichetta Scienza della coscienza

Perche' Dio sa tutto?

Immaginiamo che esista una Coscienza che possa esistere oltre, al di fuori del nostro Universo, cui noi credenti diamo il nome di Dio . A me sembra appena normale (come avrebbe detto un mio prof del Poli) che tale coscienza possa conoscere tutto dell'Universo, di ogni singola creatura, vivente o non vivente, stella e pianeta, a qualsiasi istante di tempo. E non farebbe nessuna fatica a ricordarselo, non avrebbe bisogno di grande memoria, semplicemente per Lui sarebbe facilissimo! E questo, a mio parere, deriva da una semplice considerazione: quando, secondo le nostre osservazioni (ovvero secondo il nostro tempo), riteniamo possa essere accaduto il Big Bang , la grande "esplosione" iniziale, non ha avuto origine solo la materia e l' energia , ma anche lo spazio e il tempo . Prima del Big Bang, spazio e tempo non esistevano! E fuori dal nostro Universo non esiste ne' spazio ne' tempo , ovvero al di fuori dell'Orizzonte degli Eventi, che e' il l...

Noi siamo musica

Trovo molto interessante l'articolo su Repubblica, dal titolo " Meglio Lennon che una pasticca per calmare i nervi troppo tesi ", dove uno studio di psicologi ha messo in correlazione l'ascolto della musica con l'effetto psicologico prodotto, che è lo stesso degli psicofarmaci. Come dire, prendete tutte le pasticche e buttatele via, non servono a niente, tranne ai lauti profitti di Big Pharma, e ascoltate della buona musica, dosata e scelta a seconda dell'effetto desiderato. Le implicazioni sono molto più profonde di quello che sembri, ben riassunte dalla frase di chiusura dell'articolista Angelo Aquaro (cito testualmente) : "Ma i tre psicologi vanno oltre: notando come ritmo, armonia, risonanza e sincronia sono fra l'altro termini musicali che vengono sorprendentemente usati anche nello studio del cervello. E che i ritmi del cervello, viceversa, sono organizzati con gli stessi principi della musica. Noi stessi, dicono, siamo musica: ...

Omeopatia: il nulla contiene la forma

Partendo da un approccio riduzionista e strettamente chimico, le successive diluizioni in acqua del principio attivo, fino alla sparizione dell'ultima molecola attiva, come avviene nella preparazione di composti omeopatici, annullerebbe praticamente ogni efficacia del rimedio, infatti il pieroangela della situazione direbbe che si berrebbe solamente piu' acqua. Diversa e' la realta' che sembrerebbe abbia scoperto il premio Nobel per la medicina Luc Montagnier , professore presso l'Istituto Pasteur di Parigi, presidente della fondazione mondiale per la ricerca e prevenzione dell'AIDS, scopritore del virus dell'HIV. Per capire il suo esperimento coi micoplasmi , occorre comprendere che i micoplasmi sono tra le piu' piccole forme viventi conosciute sulla Terra, dei batteri che a differenza degli altri batteri non posseggono nemmeno una parete cellulare, sono cosi' degli esseri piccoli e senza forma, tanto che in laboratorio e'difficile individuarli,...

Placebo, non illusione

Credo che sia opinione comune pensare che il placebo funzioni per semplice suggestione, infatti, credendo di prendere la medicina chimica, molte persone effettivamente guariscono. Ma che succede se alle persone viene somministrato un placebo e gli si dice espressamente che quello che prenderanno e' solo un placebo ? Ebbene una ricerca americana ha dimostrato che.. guariscono lo stesso ! A sostegno di questa interessante tesi, un lavoro svolto dalla Beth Israel Deaconess Medical Center (BIDMC), l'ospedale dell'Universita' di Harvard di Boston. Lo studio ha considerato 80 pazienti affetti dalla sindrome del colon irritabile, divisi in due gruppi, uno di controllo non curato con nessun farmaco, l'altro curato col placebo ovvero compresse di zucchero dove veniva spiegato loro che non era un farmaco e persino veniva scritto "PLACEBO" sulla confezione. Ebbene, i risultati sono stati 59% di miglioramento contro il 35% dei non trattati, ma non solo questo: parado...

La percezione della realta'

Piccolo tra i grandi e grande tra i piccoli. E invece il cerchio arancione ha sempre la stessa dimensione, a prescindere dalla dimensione e dalla distanza dei cerchi blu che lo circondano (provare per credere : l'immagine l'ho realizzata con il semplice Paint di Windows). Viene chiamata illusione di Ebbinghaus , dal filosofo e psicologo tedesco Hermann Ebbinghaus , vissuto nella seconda meta' dell'Ottocento, i cui studi principali furono dedicati alla memoria e all' apprendimento delle nozioni (in particolare del tempo di persistenza nella memoria). Questa semplice illusione ottica e' in realta' una illusione cognitiva , ed e' dovuta a come il nostro cervello interpreta l' immagine: sembra quindi piu' importante come percepiamo la realta rispetto a com'e' veramente la realta'. Questa semplice e disarmante osservazione la conoscono bene chi si occupa di comunicazione e marketing, giornalisti e politici. Proprio perche' noi prendi...

Il monaco senza nome

L'uomo che conosce gli altri e' un saggio, l'uomo che conosce se stesso e' un illuminato. (Monaco senza nome) C'e' sempre tanto da imparare da alcuni film, quando si riescono a cogliere i messaggi, piu' o meno celati, nella loro trama. Il film " Il Monaco " e' uno di questi. Pellicola statunitense del 2003, Bulletproof Monk (tradotto per l'Italia semplicemente come "Il Monaco"), narra le vicende di un monaco tibetano (interpretato dall'attore cinese Chow Yun-Fat, indimenticabile per La Tigre e il Dragone e Anna and The King ) che ha rinunciato al suo nome, custode e difensore di un'antica e potente pergamena della sapienza, vergata in caratteri sanscriti tibetani, che dona l'eterna giovinezza a chi la possiede. Il monaco e' inseguito da un gruppo di anacronistici nazisti, e aiutato da un ladro (il buon ladrone) e dalla figlia di un gangster russo, di cui il ladro si innamora. Le scene di combattimento, gia'...

L'eterno presente

L'eterno presente, ovvero l'Universo, noi e il film di Dio. Una delle teorie piu' conosciute sull'origine dell'universo, nota come Big Bang , fa risalire l'origine di tutto il mondo sensibile ad un'unica singolarita' (immaginatela come un punto ad una dimensione) che ad un certo istante esplode generando mondi e galassie attualmente in espansione. E' sottointeso che il tempo e lo spazio non esistevano prima di allora. E' l'espansione che crea lo spazio e quindi il tempo . La nascita di una vita avviene allo stesso modo: una coscienza, che prima viveva in un eterno presente, si incarna in un corpo fisico, e per lei (e solo allora) inizia lo spazio e quindi il tempo. In questo caso (vi esorto a trovare altre analogie) quello che avviene nel macrocosmo si riflette, con le dovute differenza di modi (ma non di principio), nel microcosmo ovvero in noi. Il grande maestro indiano Paramahansa Yogananda paragonava il tempo ad un film proiettato in u...

Scienza della Coscienza

spirit world E' mia opinione che la fisica moderna abbia aperto e stia aprendo delle porte oltre quello che è percepibile con la sola esperienza corporale sensibile (ovvero credere che il mondo sia oggettivo e credere che esista solo tutto ciò che vedo, tocco o sento con i cinque sensi del corpo fisico). Poco si sa o si parla fuori da ambiti ristretti. Ciò non giova parlarne a sproposito ovvero senza cognizione di causa, ovvero senza studi scientifici (sia scolastici sia personali), ma nemmeno nasconderlo o catalogarlo come stranezze o curiosità della fisica. Sono proprio le stranezze, i particolari che non rientrano in una teoria fisica ben definita (per la quale si commette l'errore di sempre, ovvero quello di considerla come blindata ed inattaccabile) che sono le leve con cui forzare il nostro modello di realtà assodato (ovvero creduto tale) e pensare come invece potrebbe essere più semplicemente (si, perchè la fisica quantistica, è un mio parere, semplifica e non complica l...

Paradosso di Einstein-Podolsky-Rosen (EPR)

E' destino di tutte le principali rivoluzioni scientifiche essere anti intuitive. Chi poteva credere che la Terra fosse rotonda ? Se così fosse, si pensava, così avremmo avuto seri problemi di equilibrio, saremmo caduti, i carri sarebbero rotolati da fermi. No, la Terra doveva essere piatta, era evidente, si credeva. E' stato così per la rivoluzione copernicana. Era scontato pensare che il Sole ruotasse interno la Terra, non lo si vedeva muovere da est a ovest ogni giorno ? Eppure è proprio l'esatto opposto. Quando nel 1935 Albert Einstein , insieme a Boris Podolsky e Nathan Rosen scrissero un articolo intitolato "La descrizione quantistica della realtà fisica può ritenersi completa?" intendevano rispondere ad Heisenberg e al suo Principio di Indeterminazione (" non è possibile conoscere simultaneamente la quantità di moto e la posizione di una particella con certezza ") proponendo un esperimento ideale, ovvero un esperimento che si immagina mentalmente...

Progetto PEAR

Pear ( www.princeton.edu/~pear/ ) è un progetto scientifico poco noto, ma a mio avviso di fondamentale importanza per le conclusioni a cui, in trent'anni di ricerca, è giunto. Pear (in inglese è il dolce frutto della pera) è l'acronimo di Princeton Engineering Anomalies Research , è nato nel 1979 all'università di Princetown, promosso dall'ingegnere (mi si permetta, collega) Robert Jahn e con la supervisione della psicologa Brenda Dunne . Parliamo quindi di una ricerca scientifica condotta in una prestigiosa università americana, in uno dei Templi della Scienza, non frutto di ricerche non controllate o controllabili, contestabili da uomini di poca fede (in Dio), moderni Santommasi. La ricerca è persino citata dal CICAP (Comitato Italiano per la Repressione , ehm, perdon per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale) a questo link , dove, bontà loro, affermano che è una delle poche ricerche serie sul paranormale, grazie a Dio e alla Santa Inquisizione Scientifica...