Passa ai contenuti principali

Paradosso di Einstein-Podolsky-Rosen (EPR)

E' destino di tutte le principali rivoluzioni scientifiche essere anti intuitive.
Chi poteva credere che la Terra fosse rotonda ? Se così fosse, si pensava, così avremmo avuto seri problemi di equilibrio, saremmo caduti, i carri sarebbero rotolati da fermi.
No, la Terra doveva essere piatta, era evidente, si credeva.
E' stato così per la rivoluzione copernicana. Era scontato pensare che il Sole ruotasse interno la Terra, non lo si vedeva muovere da est a ovest ogni giorno ? Eppure è proprio l'esatto opposto.

Quando nel 1935 Albert Einstein, insieme a Boris Podolsky e Nathan Rosen scrissero un articolo intitolato "La descrizione quantistica della realtà fisica può ritenersi completa?" intendevano rispondere ad Heisenberg e al suo Principio di Indeterminazione ("non è possibile conoscere simultaneamente la quantità di moto e la posizione di una particella con certezza") proponendo un esperimento ideale, ovvero un esperimento che si immagina mentalmente senza pretendere di realizzarlo in pratica, forse non si immaginavano le conseguenze che avrebbe scatenato (o forse si, chissà!).

Tale esperimento ideale afferma che se prendo due elettroni che provengono dalla stessa sorgente ed hanno lo stesso stato quantico (si immagini lo stato quantico come livello di energia) ma spin differente (si immagini l'elettrone come una trottola che può ruotare o in senso orario o in senso antiorario, quindi ho spin orario o antiorario), se li separo, non importa se di un metro, di un chilometro o di 1000 chilometri, questi devono continuare ad essere quanticamente correlati, ovvero se cambio la rotazione di un elettrone, istantaneamente (vuol dire nello stesso istante, ovvero più veloce della velocità della luce) deve cambiare la rotazione dell'altro: se uno gira in senso antiorario e l'altro in senso orario, se il primo lo costringo ad invertire il verso di rotazione ovvero lo faccio girare in senso orario, l'altro istantaneamente deve cambiare verso di rotazione.

E' sorprendente che in questo modo Einstein, volendo contestare il Principio di Indeterminazione, ammetteva implicitamente che in realtà che l'informazione si possa trasmettere più veloce della velocità della luce (ipotesi da lui stesso affermata) che si riteneva la velocità massima non oltrepassabile.

Tale esperimento ideale è stato realizzato in pratica, ed in ogni laboratorio di fisica del mondo oggi si può riprodurre, come ha fatto per primo Alain Aspect, fisico francese, Direttore di Ricerca al CNRS (Centro Nazionale Francese per la Ricerca Scientifica) che nel 1982 presso lo IOTA (Institut d'Optique Théorique et Appliquée) di Parigi ha utilizzato una coppia di fotoni emessa dal decadimento dell'atomo di Calcio, e la proprietà misurata dei due fotoni correlati quantisticamente è stato non lo spin, come nell'esperimento ideale EPR, ma l'angolo di polarizzazione: se attraverso un filtro cambio l'angolo di polarizzazione di uno dei due fotoni, istantaneamente cambia l'angolo di polarizzazione dell'altro.
Proviamo ad immaginare i fotoni come due automobili: immaginiamo di vederle percorrere due strade diverse in città diverse. Cosa succederebbe se una delle due svoltasse a sinistra ? L'altra, nell'altra città, svolterebbe anche a lei a sinistra!

Commenti

Post popolari in questo blog

Il presente e' un dono

" Ti preoccupi troppo di ciò che era e di ciò che sara’. C’è un detto: ieri è storia, domani è mistero, ma oggi è un dono ed è per questo che si chiama presente " (il saggio Oogway , la tartaruga, maestro di Kung Fu, parla a Shifu , il panda rosso ) Li chiamano cartoni animati, ma in realta' alcuni tra essi sono molto di piu' che storielle semplici per bambini. Basterebbe che molti adulti li vedessero con gli occhi disinibiti e deprogrammati da bambino per imparare tante cose, concetti davvero semplici e basilari ma che trovo siano profondamente veri. In fondo e' proprio nella semplicita' delle cose la vera essenza. Nel caso del cartoon Kung Fu Panda (2008, recentemente trasmesso in televisione) si possono anche trovare concetti di PNL ( programmazione neuro linguistica ) come si puo' leggere in questo blog anche se la radice di questo concetto risale molto indietro, piu' di duemila anni fa, alla filosofia orientale, e che puo'essere sperimenta...

Oci ciornie (occhi neri)

" Oci ciornie ", ovvero " Occhi neri " nella lingua russa, famosa canzone popolare russa, ha un'origine abbastanza singolare. Infatti deriva da un poesia del 1843, del poeta ucraino Èvgen Pavlovič Hrebinka (un ucraino quindi, non russo). Solo successivamente venne musicata. La versione più celebre, quella che oggi conosciamo deriva da un novarese (si, nato a Novara, Piemonte, nel 1890), Adalgiso Ferraris , compositore appassionato di canti popolari gitani e russi, emigrato prima in Russia poi in Inghilterra. Se quindi una delle più famose canzoni russe è stata musicata da un italiano, è anche vero che la canzone italiana in lingua napoletana più famosa, 'O Sole mio , è stata sì scritta da Eduardo Di Capua , ma ad Odessa , in Ucraina, nel 1898, e sembra ispirata ad un'alba sul Mar Nero ! Ecco il testo della canzone, nella versione originale di Hrebinka  :     Occhi neri, occhi appassionati     occhi infuoc...

Vitalismo e chimica organica

Trovo spesso affascinante ripercorrere alcune tappe della storia della scienza moderna. Interessante sarebbe una scuola che, accanto al necessario nozionismo, crei agli allievi dei collegamenti tra le nozioni e il contesto in cui si svilupparono. Imparare ad esempio una legge a memoria talvolta non ha nessuna utilità (e spesso è difficile da ricordare) se non si crea un collegamento con chi l'ha ideata, dove viveva e in che cosa credeva (e anche l'utilizzo pratico di cui farne). Certo, servirebbe molto tempo per far questo, ma sarebbe proprio questo il compito della Scuola (con la S maiuscola) ovvero quello di far nascere l'amore per lo studio. Nell'anno del Signore 1831 nella tutt'ora famosa e prestigiosa università di Gottinga (Göttingen, nella Bassa Sassonia), a soli 31 anni, entrava in cattedra un grande chimico dell'Ottocento, Friedrich Wohler , il cui contributo fondamentale nella scienza è stato quello di sintetizzare il primo composto organico (l'ure...