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Visualizzazione dei post da ottobre, 2012

L'Acacia e il suo Miele

E' davvero curiosa la storia del miele di Acacia. Il nome Acacia evoca maestosi e talvolta solitari alberi nelle savane africane, l'albero africano per antonomasia, col suo fogliame a forma di grande ombrello in un paesaggio sempre assolato. E invece noi, in Europa, chiamamo Acacia la pianta che in realtà deriva dall'Acacia del Nord America, originaria dei monti Appalacchi. Fu importata all'inizio del '600 da Jean Robin , farmacista e botanico per conto del re di Francia e, grazie alla sua capacità di crescita si diffuse in tutto il Centro Europa, Italia compresa. Per questa ragione, il nome corretto dell'Acacia europea è Robinia Pseudoacacia (Robina appunto dal nome del suo importatore). Tra le tante proprietà del miele di Acacia, quello di non cristallizzare, e, unico tra i mieli, di essere adatto anche a diabetici lievi (in quanto contiene più fruttosio e quindi immediatamente assimilabile senza insulina) e ai lattanti. Fonte : InErboristeria.com - M

Il "Caso Amicizia" (IV)

Il "Caso Amicizia" (III)

Fa riflettere il " Caso Amicizia ", a mio avviso perchè rappresenta un caso più unico che raro di incontri che, se definiti con la scala proposta dall'ufologo Hynek, si definirebbero di V tipo. La prima osservazione è che coinvolge non una ma un gruppo di persone, anche dieci o più, che vivono la stessa esperienza. E' chiaro che non siamo di fronte alla suggestione o alla alterazione mentale di un singolo individuo. Non solo, ascoltando le testimonianze si nota subito l'equilibrio mentale, la pacatezza, la serenità d'animo della persona che non vuole convincere nessuno ma è coerente con i suoi pensieri e il suo racconto non va oltre l'evidenza dei fatti. In secondo luogo, i fenomeni osservati non sono stati estemporanei, frutto di una ipotetica allucinazione collettiva di un giorno, ma sono durati dal 1956 alla fine degli anni 70, più di vent'anni di osservazioni che sfidano le normali spiegazioni scientifiche. Paradossalmente, le "prove&

L'abitudine di non respirare in città

Finchè non si esce dalla città e non si respira l'aria pura che ancora troviamo nelle nostre valli alpine, non ci si accorge di quanto l'aria di città sia inquinata. Notavo stamattina, attraversando la città per lavoro con i mezzi pubblici, quanto inquiniamo con le auto, gas che continuamente alimenta un aria povera di ossigeno. Ma è proprio necessario tutto ciò ? The photo above is taken by " lonesone:cycler ", on Flickr, Creative Commons licence

Il "Caso Amicizia" (II)

" Tra il 1956 e la fine degli anni ‘70, in Italia, un gruppo di persone, appartenenti a diverse categorie sociali, furono coinvolti in quello che è senza dubbio il più importante e meglio documentato caso di Contattismo di massa registrato nel nostro paese come caso “Amicizia” Venuto alla ribalta, dopo la pubblicazione del libro “Contattismi di Massa” edito da Nexus Edizioni, la Rai gli dedica una puntata di Voyager, dove intervista Gaspare De Lama. “Gli Amici non sono i soli extraterrestri presenti sulla Terra. Individui diversi, appartenenti ad altri popoli, sono fra noi. La Terra è un pianeta particolare all’economia di questa parte dell’Universo” Gaspare De Lama, racconta che i W56 non sono i soli a visitarci. Tutte queste civiltà presenti tra di noi sono molto preoccupate per il tasso elevatissimo di odio-violenza-ingiustizia che stiamo vivendo, anche e soprattutto per la direzione anti-umanistica che ha preso la nostra scienza e tecnologia. Dopo più di quarant’anni di sile

Il "Caso Amicizia"

Ieri sera, presso la sala dell'istituto Agnelli dei Salesiani, ho ascoltato, dalla viva voce di Gaspare De Lama il racconto di un'esperienza molto particolare, il contatto tra esseri umani e ciò che lui chiama "W56", esseri più evoluti di noi, di origine non terrestre. La sua testimonianza, nella sua grande umiltà e nobiltà d'animo che ha dimostrato, non è per convincerci a tutti i costi che esistono razze intelligenti superiori alla nostra, ma bensì che nelle coscienze di ognuno si insinui almeno il dubbio, l'eventualità che ciò sia possibile già da ora. Nella foto, a sinistra, Gaspare de Lama, alla destra l'intervistatore, Giuliano Falciani dell'Associazione Saras.

I colori dell'autunno a Torino