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Visualizzazione dei post da 2013

Stamina non stamina

Stamina non stamina, direbbe oggi Amleto se potesse partecipare al dibattito del metodo di cura denominato " Metodo Stamina " (basato sull'uso delle cellule staminali). E' sintomatico che l'opinione pubblica si polarizzi tra i fautori, perchè con questa cura hanno visto i propri familiari realmente migliorare, e i detrattori, perchè magari hanno pagato senza ottenere nessun beneficio. E naturalmente la scienza ufficiale si pronuncia pro o (spesso) contro ogni nuova cura che non sia inquadrata e canalizzata nell'ortodossia medica. La verita a mio parere è che hanno ragione tutti, sia chi la teme sia chi la sostiene, perchè nessuna vera guarigione avviene se prima non si guarisce dentro di sè. Non è banale comprenderlo nè semplicistico affermarlo. E', a mia esperienza ,una realtà che va presa in considerazione. Non che non servano le cure mediche, tutt'altro. La guarigione inizia quando ti vuoi curare e credi in quella terapia, non importa se s

La coppa del dialogo

Il vaso di Rubin In questi giorni estivi ho osservato quale simbolo è velatamente nascosto tra due persone che parlano comunicando tra loro, ovvero la coppa . Guardate quest'immagine a fianco, l'avrete vista tante volte, due volti (in nero) che, quando si avvicinano, formano la sagoma di una elegante coppa (bianca). Per comunicare, occorre che la coppa rimanga sempre vuota, affinchè ciascuno possa sempre riempirla donando un pò di sé all'altro e si possa abbeverare del dono altrui. Se invece uno dei due (o peggio, entrambi) la riempono subito, col proprio ego, coi prodotti fossilizzati della propria mente (gli schemi mentali che sanno solo dire: "è così e non può essere diversamente"), può nascere solo disarmonia, non si crea nessuna unione alchemica (o affinità elettiva) o peggio, può degenerare in rivalità e scontro verbale. Se la coppa è già piena, è inutile parlare o conversare con l'altro, non c'è più nulla da aggiungere, l'ego ha preso

Atropo Belladonna

Accade ai giorni nostri che a Torino una famiglia coltivi una pianta in balcone, di cui forse ignora il nome, e che decida una sera di usarla come se fosse basilico sulla pasta. Il risultato è una tragedia, l'avvelenamento di tutta la famiglia tranne una persona, quella che il destino ha deciso che doveva salvarsi. Quella pianta era, probabilmente, Atropa Belladonna. Quello che penso è che non è stato un accidente o un caso (il caso infatti non esiste). E' un sintomo, di una società che solo cento anni forse tale episodio non sarebbe accaduto, non parliamo nemmeno del medioevo, dove la cultura contadina era profondamente radicata, e tutti bene o male conoscevano le erbe perchè erano gli unici rimedi naturali. Ma non oggi, non nella nostra società che si illude di sapere tutto, ma in realtà ha indagato in profondità un aspetto del mondo materiale (quello tecnologico) ma ad un prezzo enorme, perdendo di vista le sue origini, ciò che lo rende umano e tutto quello che riguar

Monte Cervino

Parete sud del Cervino scattata da Plateau Rosa - foto di Luca Galli, c.c. su Flickr Matterhorn in tedesco, Cervin in francese, Cervino in italiano. E' alto 4478 metri dal livello del mare, un'altezza notevole, se si pensa che la montagna più alta d'Europa, il Monte Bianco è alto poco più di 4800 metri s.l.m. L'origine del suo nome deriva dal francese Cervin che deriva dal latino " silvanus ", cioè boscoso. Infatti da silvanus si è arrivati a servin (pron. "servèn") che, trascritto erroneamente da un cartografo sabaudo, diventa cervin (che in francese ha la stessa pronuncia). Il toponimo in tedesco, "Matterhorn", invece deriva da " matt " che significa prato (infatti Zermatt, località svizzera, è "il prato") e " horn " che vuol dire "corno". Quindi il Cervino è "il corno del prato" o "la vetta sopra il prato". In entrambi i casi, bosco o prato, la toponomastica indica ch

Similia similibus curentur

" Un affezione nell'organismo vivente viene spenta in modo durevole da un'affezione più forte che, senza essere della sua stessa specie, le somigli molto nel modo di manifestarsi. Si potrà dunque guarire solo opponendo alla malattia una sostanza capace di produrre sintomi simili. Guarire le malattie con sintomi simili ai loro" Samuel Hahnemann, fondatore dell'omeopatia, dall'Organon der Heilkunst Hahnemann è stato il primo vero medico moderno quando all'epoca si curava solo con salassi, purghe, clisteri che spesso peggioravano la condizione del paziente. Le sue ricerche furono condotte con rigoroso metodo scientificio (nato nel 700 età dei lumi), un medico modernissimo perchè fu contro la sperimentazione animale (infatti una sostanza benefica per un animale può essere letale per l'uomo), anzi qualsiasi rimedio deve essere prima provato dal dottore (ci pensate i medici generici di oggi che provano ogni singola pastiglia chimica prima di prescri

Flickr si rinnova

Bello il nuovo aspetto di Flickr , a mio parere il miglior sito sul Web per la condivisione di immagini. Rispetto a prima, la centralità è sulla foto, e non sul contorno (che comunque è importante). Con le foto sempre in primo piano viene l'idea di usarlo come foto-blog, oltre che come raccoglitore-espositore di foto. Inoltre con la ristrutturazione degli account (free e paganti), l'account free non ha più la limitazione delle prime 200 foto visibili (che era abbastanza gravoso) ma solo 1TByte di spazio.. per me credo che basti! Ecco il link : http://www.flickr.com/photos/lucagalli/

Io e Van Gogh

Mi ha sempre affascinato la pittura di Van Gogh , così durante la mia visita ad Arles mi ero divertito a fotografare alcuni luoghi che sono divenuti celebri nei suoi quadri. Oggi ha avuto il tempo per comparati, per mettere a confronto la mia foto e il quadro. Pensare che, senza saperlo, parcheggiai l'auto proprio accanto alla "Casa Gialla".. Van Gogh, Café de la nuit Van Gogh, Alyscamps Van Gogh, Giardino ospedale Arles Van Gogh, La Casa Gialla Van Gogh, Notte stellata sul Rodano

Non hai latte, vero?

Foto di Max Opp , da Flickr, Creative Commons licence " Got Milk ?" (hai latte?) è (ancora oggi) la martellante pubblicità degli Stati Uniti a favore del consumo di latte. E' noto che gli americani, insieme ai nord europei, siano i maggiori consumatori di latte, grazie anche a queste pubblicità e a numerosi studi che in passato elogiavano le proprietà benefiche del latte. Ma da quando beviamo latte, e soprattutto, perchè ? Nel passato e fino alla fine dell'Ottocento e inizi Novecento, i bovini venivano allevati come animali da soma e il loro latte diventava formaggio, prevalentemente per motivi di conservazione. Non si beveva tanto latte come adesso. " Il latte fa bene alle ossa perchè contiene il calcio ". Chi non conosce questa affermazione? E' così diffusa che (quasi) tutti sono ormai convinti che sia vera.  Ma chi lo ha detto ? E se invece recenti studi dimostrassero proprio il contrario ? Che il calcio non viene assimilato da

Il maniero teutonico

Torino. Prendete come riferimento la fermata metro M1 (scusate, mi piace scriverlo anche se è pleonastico visto che Torino ha una sola linea di metropolitana) di Principi d'Acaja, e appena alle spalle di Corso Francia si apre un mondo stupendo: è il trionfo del Liberty, lo stile Art Nouveau nato in Francia tra fine Ottocento e primi due decenni del Novecento (la Belle Epoque) che qui a Torino ha la sua apotesi italica. Proprio in quella zona capita però di incontrare, in via Piffetti 7, questo particolare edificio, che è difficile trovare a Torino, massiccio, dalle linee austere e dal tetto alto e spiovente, un'archiettura che ho visto spesso in Germania, proprio come le prime case tedesche che vidi tanti anni fa dall'autobus che da Lubecca mi portava ad Amburgo, ecco perchè la foto che ho scattato (ed elaborato) l'ho chiamata il "maniero teutonico"..

Al 23 di Corso Francia

Al portone 23 di Corso Francia a Torino, l'imponente palazzo chiamato la casa della Vittoria (1920), opera dell'architetto Gottardo Gussoni (1869 - 1954), un esempio di tardo liberty con influenze neogotiche. Popolarmente chiamata la "casa dei draghi" per la presenza di sculture a forma di rettile alato che si appoggiano sui cornicioni della facciata. Oltre ai due all'ingresso, notate la presenza di quelli che sorreggono i balconi (in tutto ne ho contati otto). Il palazzo fu costruito da Giovanbattista Carrera nel 1920 per celebrare la vittoria italiana (da cui il nome del palazzo) nella Grande Guerra, come ricorda la lapide (visibile sul lato destro della foto): Nei momenti più torbidi del dopo guerra il Cav. del Lavoro GIOVANBATTISTA CARRERA di Magnano Biella costrviva Qvesto monumentale palazzo ricordo della grande vittoria italiana MCMXX Mi sono interessato a questo palazzo dopo aver letto il libro " Angeli su Torino ", pubbli

Salviamo le api

« Se l’ape scomparisse dalla faccia della Terra, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita [1] » (Albert Einstein) La frase di Einstein è quanto mai profetica, in questi anni dove la moria di api è un fatto accertato e sempre più preoccupante. Tutto iniziò nel 1990, quando i coltivatori di mais iniziarono l'uso di un nuovo tipo di pesticida, chiamati neonicotinoidi . Secondo le indagini di Raffaele Guarinello, procuratore di Torino, concluse nel 2011, accertò chel'intossicazione delle api avviene non durante l'impollinazione ma quando le api volano vicino ai campi di mais durante la semina. L'inchiesta individua la produttrice Bayer (oh, ma guarda, la Bayer nata dalle ceneri della IG Fabern, fabbrica nazista di veleni per il genocidio di massa) e la distributrice Syngenta come responsabili della diffusione di malattie che mettono a rischio il patrimonio zootecnico (in questo caso, le api) nazionale. E in particolare, coinvolge il prodotto fitosa

Findhorn, vivere in armonia

Findhorm , un villaggio di pescatori della Scozia nord occidentale, diventa, agli inizi degli anni '60 un esperimento di vita per Dorothy McLean e per la famiglia Caddy . Nel 1962, dopo una esperienza alberghiera nel Cluny Hill Hotel, trovandosi senza lavoro, decidono di vivere in una roulotte e presto iniziano a ricevere dei "messaggi angelici", che, in risposta al loro problema di procurarsi da mangiare, li esortano a far nascere un giardino e a seminare, in quell'apparentemente inospitale terreno sabbioso e battuto dai venti, verdure, piante e alberi da frutta. E presto, la varietà e l'abbondanza di frutti di quel luogo fa notizia e spinge biologi e agronomi a studiare questo stupefacente fenomeno. Il messaggio angelico di Findhorn è un messaggio ecologico : tutto ciò che cresce sulla Madre Terra non si sviluppa meccanicamente ma è costantemente alimentato da entità angeliche che regolano la quantità di vitalità, che l'uomo è in grado di accrescere c

Fluoro e denti

Tra le tante idee errate che la mia generazione si porta dietro fin dalla tenera età, è quella del fluoro che fa bene ai denti . Gli anni 80 e 90 del secolo scorso sono stati caratterizzati da una martellante pubblicità televisiva delle case farmaceutiche produttrici di dentifrici che ci hanno indottrinato circa l'uguaglianza : fluoro = denti più sani, forti e robusti. Questa convinzione risale a degli studi negli Stati Uniti all'inizio del 1900 (si veda il pioniere Frederick McKay e le "macchie del Colorado"). Ad oggi, la maggior parte degli studi scientifici dimostra invece che è quasi nullo l'effetto del fluoro sul dente, mentre sempre più studi dimostrano come, a fronte di un discutibile beneficio, esistono numerosi effetti collaterali per la salute dell'uomo. E se in Italia il fluoro è principalmente quello contenuto dei dentrifrici, e quindi il rischio è minimo, negli Stati Uniti e in altri paesi extra europei le cose vanno ben peggio, p

Lucifero occhio del Vaticano?

The Vatican Advanced Technology Telescope (VATT) "Pope Scope" (Owned by the Vatican / Catholic Church). Scopro oggi dal tam-tam multimediatico di Internet la notizia che il Vaticano ha un osservatorio astronomico in Arizona, sul celebre monte Graham . La notizia non deve sorprendere se si pensa che la Specola Vaticana è una delle istituzioni più antiche al mondo (istituita da papa Gregorio XIII in Vaticano nel 1578) per quanto riguarda l'osservazione del cielo, e si annoverano celebri astronomi del passato tra Gesuiti e Barnabiti. Il paradosso è che alcuni articoli (vedi [1],[2]) affermano che il telescopio è stato chiamato " Lucifero 1 ".. Lucifero ?! Alias il nemico numero uno della Chiesa , possibile ? Sarebbe come se l'America intitolasse la Casa Bianca ad Osama Bin Laden, o lo stadio Olimpico del Torino fosse intitolato "la Gobba" (per i non tifosi calciofili si legga : Juventus). No, non ci credo : nonostante che i destini del V

Il silenzio della meditazione..

"Ci sono tre eremiti su un monte che passano le giornate in meditazione, preghiera e contemplazione. Siedono con le gambe incrociate ai vertici di un immaginario triangolo equilatero.  Dopo circa sei mesi dall'inizio della meditazione uno dei tre volge lo sguardo al cielo e fa: - Stasera è una bella serata! E riabbassa lo sguardo.  Passati altri sei mesi il secondo fa: - Stasera è una bella serata... però c'è un po' di vento! E si rimette in contemplazione.  Trascorsi di nuovo altri sei mesi, il terzo esclama: - Eh no, ragazzi, se siamo venuti per fare baccano, ce ne andiamo!" The photo above is taken by " Chodaboy ", on Flickr, Creative Commons licence

L'unica energia dai Vangeli, Veda e sutra buddisti

A proposito di Raimon Panikkar e della necessità, nel mondo moderno, di saper assimilare le diverse anime religiose-spirituali, senza farne un sincretismo ma di essere in grado di digerirle interiormente: Raimon Panikkar «Sono partito cristiano, mi sono scoperto hindù e ritorno buddhista, senza cessare per questo di essere cristiano». " In lui i tre patrimoni religiosi si erano sciolti, come i tanti alimenti, pure opposti come sapore e natura quali il sale e lo zucchero, che noi mangiamo e beviamo, e che il corpo umano assorbe, divenendo quell’unica energia che poi sostiene i tanti sforzi che la vita richiede. Il sincretismo non è l’accostamento di elementi differenti, ma la non digestione degli stessi. Per digerire le esperienze più sante dell’umanità, quali il Vangelo, i Veda o i sutra buddisti, l’uomo deve approfondire e qualificare la propria sensibilità umana, al punto di sperimentare dentro la sua umanità il palpito religioso dell’altro. Così l’uomo deve supera

Il Papa bianco

Con buona pace di Malachia e della sua profezia (che ora può riposare in pace dopo millenni di attività) abbiamo un Papa bianco. Forte il contrasto col suo predecessore, di cui era difficile vedere l'anima, un vero intellettuale certo, ma la cui anima difficilmente riusciva a trasmettere ciò che i fedeli più si aspettano, ovvero l' Amore , tanto è vero che per me misteriose restano le vere ragioni delle sue dimissioni (un altro indizio che le ragioni del cervello hanno prevalso sul cuore). Sono invece bastate poche parole (ma non sono state solo le parole), affacciato al balcone della piazza più celebre al mondo, per trasmettere tantissimo al popolo.  Una preghiera, anzi tre, un minuto di silenzio e nulla più. E' la vittoria della spiritualità sulla religiosità, per far capire che al centro del mondo esiste lo Spirito , solo quello e nulla più.  Se la Chiesa, con Francesco I , recuperasse davvero il Centro , ovvero la Spiritualità, sarebbe davvero il tanto desi

Proserpina moderna

Quando ho sentito la canzone dell'artista Chiara del festival canoro di Sanremo del 2013 , ho avuto una forte intuizione che si fosse ispirata al mito di Proserpina della discesa al regno sotterraneo (" credo negli angeli ma frequento l’inferno ") e alla risalita (" portami a bere oltre le stelle "), l'eterno ritorno della Primavera sulla Terra. Ecco il testo e musica. Credo negli angeli ma frequento l’inferno Colgo occasione così senza necessità Non conosco più la mia vera identità Portami a bere oltre le stelle Spiegami il senso dimmi la verità, profeta Fammi fumare venti d’immenso Dimmi il futuro che sarà Leggo gli oroscopi ma aspiro all’eterno Fuochi in estate per noi, nuove ritualità Suona un’armonica ma nessuno la sente e già piove sull’ età della vanità Portami a bere oltre le stelle Spiegami il senso dimmi la verità, profeta Fammi fumare venti d’immenso Dimmi il futuro che sarà Che sarà, che sarà

Meraviglie di Brera

Brera , l'antica braida , ovvero nel terreno suburbano (braida in latino) della città di Milano, al piano nobile del palazzo ex convento dell'ordine degli Umiliati (soppresso dal Papa nel 1571), ex università dei Gesuiti, ed ora proprietà statale, è visitabile la pinacoteca con dei capolavori assoluti dell'arte, ed ieri visitandola mi sono meravigliato come non fosse piena di persone come sarebbe naturale. Ecco sei opere scelte.  Caravaggio, Cena in Emmaus   Giovanni Bellini, Pietà Andrea Mantegna, Cristo Morto   Piero della Francesca, Pala Montefeltro Raffaello, Sposalizio della Vergine  Francesco Hayes, il bacio

Il Papa stanco

"(..) nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza  per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo,  è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo " Sono le parole di Benedetto XVI (tradotte dal latino) tratto dal suo discorso di commiato dalla carica papale. Pochi papi si sono dimessi nella storia e quasi per nessuno la notizia è stata accolta con soddisfazione (si pensi alle terzine di Dante per dimissionario Celestino V, definendo il gesto di gran viltà). Appunto, tranne al giorno d'oggi, nessuno avrebbe mai detto o scritto " gesto di grande responsabilità ". Ma responsabilità per cosa ?! Di cosa stiamo parlando ? Nell'epoca del pensiero comune (nel senso uguale per tutti) i "politici" (mi si permettano le virgolette) italiani esprimono quasi tutti la stessa frase. Sarà perchè siamo in tempo di elezioni il voto cattolico va conservato

Granello di senape

« A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo?  Esso è come un granellino di senapa che, quando viene seminato per terra,  è il più piccolo di tutti semi che sono sulla terra;  ma appena seminato cresce e diviene più grande di tutti gli ortaggi  e fa rami tanto grandi che gli uccelli del cielo possono ripararsi alla sua ombra. »    (Marco 4,30-32)