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Visualizzazione dei post da agosto, 2012

Meno auto per tutti

Sinceramente non mi dispiace che si vendano meno automobili. Trovo infatti davvero sconcertante pensare che si debbano per forza e per sempre produrre più auto! Ma chi lo ha detto che una società debba necessariamente avere consumi crescenti per aumentare il benessere. Ben venga una diminuzione quando questo significa meno auto in circolazione per le strade, meno inquinamento, più uso dei mezzi di trasporto comuni: treni, autobus, bici e tutto ciò che permettere di condividere un mezzo di trasporto. Lo Stato guadagna meno in tasse del bollo auto ? Pazienza, sono già alte. Le società di assicurazione stipulano meno polizze ? Anche i loro guadagni sono ben alti. Certo che i lavoratori necessitano un ricollocamento in altri settori produttivi, ma ciò non è una novità, questa tendenza va avanti da decenni ormai. E se fosse anche che il numero di auto circolanti non diminuirà , se anziché cambiare l'auto ogni due anni la cambiassimo ogni cinque, dieci o magari quindici, s

Marchi e tabacchi

La decisione dell'Australia, da dicembre, di vendere tutti i pacchetti di sigarette con lo stesso colore e senza loghi delle multinazionali del tabacco (tranne che in un piccolo spazio ben regolamentato) e con una bella foto dei polmoni malati, oltre a rappresentare un'impresa storica nel contrasto del fumo di sigaretta, a mio avviso ci da un insegnamento molto importante. Basta osservare le reazioni delle aziende del tabacco. La loro principale preoccupazione è : si perderanno miliardi di introiti. Naturalmente le loro argomentazioni sono quelle della volpe tanto astuta : non è vero che la gente smetterà di fumare, ci saranno minori entrate anche per lo Stato che adotta questa misura, si favorisce il mercato nero e la contraffazione (dato che sarà più facile copiare il pacchetto). Capite ? Si perdono dei soldi perchè la gente ne comprerà di meno. Perchè c'è scritto che fa male ? No di certo. Perchè manca il marchio. ...Il marchio! Ho sempre pensato che

Lode ai farmaci generici

Sono convinto che spesso quello che suscita timore o fastidio a Big Pharma , ovvero il cartello dei più grandi produttori di farmaci, sia un bene per la società oltre ad essere eticamente giusto. E' questo il caso che, se approvato nella prossima Spending Review del governo italiano, farà risparmiare agli italiani parecchi soldi dovuti ad inutili copyright di marchi. Il diritto alla salute è un bene comune, come l'acqua che è pubblica, e quindi va sempre tutelata, e se esistono farmaci che possono migliorare (se non salvare) la vita di tanti, è bene che questi siano accessibili a tutti al minor costo. I farmaci generici sono un esempio di questo circolo virtuoso, dove il guadagno è equo, sia per chi produce che per chi acquista. A me sembra logico e naturale che un medico generico prescriva ai propri pazienti il principio attivo (ovvero la molecola o sostanza alla base dell'azione terapeutica), e non il nome commerciale del prodotto farmaceutico. Avete mai v

Lo spirito delle Olimpiadi

Notavo stamattina come lo spirito di una manifestazione che per tutti noi ha la massima considerazione, come appunto le Olimpiadi che si stanno svolgendo in questi giorni a Londra, manchi completamente ad alcuni partecipanti. Pensate : non uno ma due nuotatori della squadra italiana che, non raggiungendo il risultato sperato (ovvero la medaglia) riversano la colpa a chi gli ha allenati. Colpa a chi ? A chi ti ha permesso di partecipare ? Se mai ringraziali per dove ti trovi adesso! Si sono chiesti cosa rappresentano per loro le Olimpiadi ? Quale dovrebbe essere lo spirito olimpico, quello di vincere ad ogni costo perche' credono (la mente che mente) di essere i piu' bravi ? Grandi atleti ma piccola umanita'. Non conoscono la legge fondamentale dell' esistenza, che tutto cio' che accade, senza nessuna esclusione, dipende unicamente da se stessi. E le situazioni in cui ci troviamo dipendono da come ci siamo comportati. Non e' una banalita' ma e' una