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L'oro dei cardinali


Non accumulatevi tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano e dove ladri scassinano e rubano; accumulatevi invece tesori nel cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove ladri non scassinano e non rubano. 
Perché là dov'è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore.
(Vangelo secondo Matteo, 6-12)

A mio parere, l'istituzione della Chiesa non può dirsi davvero evangelica (nel senso proprio di ispirata al messaggio del Cristo) ed erede della Buona Novella se non rinuncia a qualcosa, qualcosa che fa accumulare ricchezza, un appropriarsi di beni che gli uomini di Chiesa, rappresentati spirituali in Terra, non dovrebbero mai trattenere per sé ma distribuire sempre, fino a non possedere altro se non beni comuni della comunità a cui appartengono.

Per questo è davvero singolare sentire per televisione l'intervista ad un illustre cardinale che ha donato un "tesoretto" di ori e oggetti preziosi a favore di un'istituzione che si occupa della ripresa dell'occupazione e del lavoro. 
Inanzitutto la donazione viene raccontata in televisione con un'intervista, mentre Gesù il Cristo insegna a donare senza farlo sapere a nessuno. E poi viene da pensare che, se possono permettersi di separarsi di ori e preziosi (simbolo dell'accumulo di ricchezza), quanto deve essere cospicuo il tesoro personale accumulato da tante persone che vengono definite uomini di Chiesa.

La mia preghiera è che possa il nuovo anno 2013 purificare gli animi e ripulire dalla ricchezza materiale la Chiesa per volgere la strada verso l'autenticità del messaggio evangelico. Solo così molti più giovani li prenderanno da esempio e non presteranno il fianco ai loro denigratori.

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