"C'era una volta un
imperatore nell'antica Cina che amava i fiori. Stava invecchiando e non
aveva eredi, così un giorno pensò di doversi sposare. Mandò il messaggio
alle migliaia di villaggi che componevano il suo regno, proclamando che
lui stava cercando un'imperatrice.
Centinaia di ragazze
accorsero con la speranza di essere la fortunata. Ma ad ognuna delle
giovani ragazze, l'imperatore consegnò
un seme dicendo di tornare dopo un mese con un bel fiore. Quella che
portava il fiore più bello sarebbe diventata l'imperatrice!
Una
ragazza, che aveva viaggiato da lontano, dalle alte montagne e col
cuore amava il suo imperatore, portò trepidante il suo seme a casa dove
lo curò con grande attenzione. Giorni e settimane passarono ma ancora
niente germogliava. Finalmente venne il giorno di tornare al palazzo con
il risultato. Scoraggiata, la ragazza di montagna non ci voleva andare,
pensava alla figuraccia che avrebbe fatto con il suo imperatore. Ma
c'era sempre la speranza che sbocciasse in viaggio...
A palazzo una folla si era riunita di nuovo, ragazze con vasi bellissimi e fiori dai tanti colori. Lei invece, in mezzo a tante meraviglie, reggeva un triste vaso pieno di sola terra. L'imperatore passò da ogni ragazza e di volta in volta ammirava e lodava i fiori, e arrivò anche alla ragazza di montagna.
Davanti a lei si fermò con stupore: -"dove è il tuo fiore?" - le chiese. Poi sorrise e disse: - "vieni, tu sarai l'imperatrice del regno. Ogni seme che avevo dato era tostato e non poteva far crescere proprio niente! Grazie alla tua onestà e umiltà, sei degna di essere l'imperatrice!"
A palazzo una folla si era riunita di nuovo, ragazze con vasi bellissimi e fiori dai tanti colori. Lei invece, in mezzo a tante meraviglie, reggeva un triste vaso pieno di sola terra. L'imperatore passò da ogni ragazza e di volta in volta ammirava e lodava i fiori, e arrivò anche alla ragazza di montagna.
Davanti a lei si fermò con stupore: -"dove è il tuo fiore?" - le chiese. Poi sorrise e disse: - "vieni, tu sarai l'imperatrice del regno. Ogni seme che avevo dato era tostato e non poteva far crescere proprio niente! Grazie alla tua onestà e umiltà, sei degna di essere l'imperatrice!"
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