Quando vi capiterà di visitare Torino in una notte d'inverno, fatelo tra novembre e dicembre, prima della corsa affannosa e parossistica delle settimane che precedono il Natale, allora vi capiterà di vedere la città col suo abito forse più bello e scintillante con cui è solita vestirsi in questo periodo, quella delle Luci d'artista.
Vedrete Piazza delle Erbe, la piazza del municipio di Torino, che ha come cielo un tappeto luminoso composto da tanti cubetti colorati, il cielo di luci, caldo e protettivo.. oppure la Fontana Luminosa che ti trasmette una sensazione indescrivibile, perché vedi uscire vapore rosso fuoco e pensi che sia caldo, ma invece fa freddo e senti freddo e queste due sensazioni contrastanti non riesci a farne una sintesi (almeno è quello che ho provato io).. oppure camminare sotto una teoria di costellazioni, tutte incolonnate che diligentemente accompagnano il tuo cammino, molto razionale come lo è Torino con le sue strade rigorosamente ortogonali (ma ci sono anche importanti eccezioni, per fortuna).. oppure tanti soffici globi luminosi, come dei fiocchi di neve sospesi che quando c'è vento oscillano, e puoi pensare che si alzino anziché cadere.. oppure quell'esplosione di luci e di colori, enormi fiamme che ti sfiorano in piazzetta Carlo Mollino (intitolata ad un torinese dal multiforme ingegno)... oppure camminare col naso in su per Via Garibaldi, cercando di leggere frasi tratte da un libro mentre passeggi, una frase dietro l'altra, parole illuminate come se fossero insegne al neon..
Questa è Torino per me, è arte, è estro, è fantasia, stupisce anche ripetendosi ogni anno, non è noiosa e non è neppure più operaia (chi lo crede è rimasto fermo negli anni 70).. Torino viaggia alla velocità della metro (ha un'accelerazione che neanche le metro di Milano o Londra o di molte città tedesche per me hanno) e si espande in alto, quattro nuovi grattacieli che verranno costruiti, uno avveniristico firmato Renzo Piano (ho visto i progetti e i plastici alla Triennale a Milano), l'altro Fuksas.. qualcuno pensa che oscureranno addirittura la Mole, io penso invece che, osservando la città dalla collina, un nuovo skyline di Torino potrà presto sorgere.
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