Afferma il cardinale della chiesa cattolica Javier Lozano Barragan (fonte) che gli omosessuali e i trans "non entreranno nel Regno dei Cieli".
Proviamo ad immaginare questa scena. Immagiamo quando, Dio lo vorrà, il cardinale verrà chiamato alle soglie del Regno dei Cieli. Un grande cancello aperto, una coda ordinata di anime salite in Cielo aspettano il loro turno per entrare, san Pietro sulla soglia che smista le anime.
Il nostro cardinale, impettito dalla porpora cardinalizia, impaziente di entrare, quasi infastidito che i membri della chiesa cattolica in Cielo non abbiano una corsia preferenziale (capita, a volte si confonde la salita al Cielo con gli impianti di risalita di una stazione scistica, con ingressi riservati ai maestri).
Lo precedono una coppia di omosessuali e un transessuale.
La coppia, teneramente abbracciati, l'amore unico di una vita benedetta da Dio, santi nel loro amore che è puro. Entrano nel Regno nel giubilo degli angeli. Il transessuale, un'anima femminile nata in un corpo da uomo, non diventato tale ma già nato così per motivi che lui ancora ignora, così pesantemente dileggato ed emarginato quando era sulla Terra, ora viene accolto ed abbracciato da san Pietro che gioioso che gli sussurra "ora hai imparato, sei realmente ciò che sei" e il giubilo degli angeli è ancora più forte.
Ora è il turno del nostro cardinale. Improvvisamente si fa silenzo, gli angeli prima festosi si zittiscono. San Pietro guarda gravemente il prelato. Il cardinale si sente osservato da tutti e non capisce. Gli dice il santo custode: "Sei stato sulla Terra e hai diviso gli uomini invece di unirli, hai visto le loro differenze invece di vedere l'unità che tutti ci accomuna, hai seminato discordia tra gli uomini e pensieri negativi in chi invece crede in Dio sinceramente e col cuore, e infine hai giudicato, e come ha detto il buon Gesù, non giudicate e non sarete giudicati".
Non spetta a me giudicare il prelato, quindi non so raccontarvi ciò che accadrà dopo.
Lascio che ognuno rifletta come esista solo un un'unico metro di giudizio, l'Amore, che è universale e che non guarda se una persona è bianca o nera, se è ricca o povera, se è donna incarnata in uomo o uomo incarnato in donna, se l'amore è verso il mio stesso sesso o verso il sesso opposto.
Svuotiamoci di tutti i giudizi, nemmeno più uno, considerando solo l'unità di tutte le persone di questa Terra e della realtà vera dell'amore.
The photo above is taken by "hansschnier", on Flickr, Creative Commons licence.
Proviamo ad immaginare questa scena. Immagiamo quando, Dio lo vorrà, il cardinale verrà chiamato alle soglie del Regno dei Cieli. Un grande cancello aperto, una coda ordinata di anime salite in Cielo aspettano il loro turno per entrare, san Pietro sulla soglia che smista le anime.
Il nostro cardinale, impettito dalla porpora cardinalizia, impaziente di entrare, quasi infastidito che i membri della chiesa cattolica in Cielo non abbiano una corsia preferenziale (capita, a volte si confonde la salita al Cielo con gli impianti di risalita di una stazione scistica, con ingressi riservati ai maestri).
Lo precedono una coppia di omosessuali e un transessuale.
La coppia, teneramente abbracciati, l'amore unico di una vita benedetta da Dio, santi nel loro amore che è puro. Entrano nel Regno nel giubilo degli angeli. Il transessuale, un'anima femminile nata in un corpo da uomo, non diventato tale ma già nato così per motivi che lui ancora ignora, così pesantemente dileggato ed emarginato quando era sulla Terra, ora viene accolto ed abbracciato da san Pietro che gioioso che gli sussurra "ora hai imparato, sei realmente ciò che sei" e il giubilo degli angeli è ancora più forte.
Ora è il turno del nostro cardinale. Improvvisamente si fa silenzo, gli angeli prima festosi si zittiscono. San Pietro guarda gravemente il prelato. Il cardinale si sente osservato da tutti e non capisce. Gli dice il santo custode: "Sei stato sulla Terra e hai diviso gli uomini invece di unirli, hai visto le loro differenze invece di vedere l'unità che tutti ci accomuna, hai seminato discordia tra gli uomini e pensieri negativi in chi invece crede in Dio sinceramente e col cuore, e infine hai giudicato, e come ha detto il buon Gesù, non giudicate e non sarete giudicati".
Non spetta a me giudicare il prelato, quindi non so raccontarvi ciò che accadrà dopo.
Lascio che ognuno rifletta come esista solo un un'unico metro di giudizio, l'Amore, che è universale e che non guarda se una persona è bianca o nera, se è ricca o povera, se è donna incarnata in uomo o uomo incarnato in donna, se l'amore è verso il mio stesso sesso o verso il sesso opposto.
Svuotiamoci di tutti i giudizi, nemmeno più uno, considerando solo l'unità di tutte le persone di questa Terra e della realtà vera dell'amore.
The photo above is taken by "hansschnier", on Flickr, Creative Commons licence.
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