Il "caro medico", così Paolo di Tarso chiamava Luca, il discepolo che lo accompagnò fino a Roma.
Luca, nato da una famiglia pagana di Antiochia di Siria (oggi Antakya, in Turchia), fa parte della seconda generazione dei cristiani, quelli che non hanno conosciuto direttamente il Cristo ma attraverso i racconti dei primi discepoli. Fu l'autore, oltre che del omonimo Vangelo, anche degli Atti degli Apostoli; nel primo si narra il viaggio ideale di Gesù il Cristo dalla città di nascita a Gerusalemme, nel secondo si narra il percorso di predicazione con Paolo, da Gerusalemme verso Roma.
Di professione medico, conobbe la Madre del Cristo, ormai anziana, e forse la curò. Ne è prova la lunga descrizione dell'infanzia di Gesù, con particolari che non si trovano altrove (i vangeli di Marco e Matteo erano già stati scritti) e solo la madre poteva conoscere.
Il fatto che i medici di allora dovessero possedere capacità artistiche (disegnare era utile per la loro professione), rende verosimile la tradizione secondo cui Luca fu il primo iconografo della Madonna, e dipinti a lui attribuiti, anche se rimaneggiati, ci sono giunti fino a noi.
Di seguito, vengono mostrati due quadri, il primo del Guercino, nell'atto di dipingere la Madonna col Bambino, assistito da un angelo e il secondo di Van der Weyden, nel quale l'artista si spinge oltre, immaginando la scena dal vivo, con la Madonna come modella:
San Luca ritrae la Madonna, dipinto di Rogier van der Weyden, 1440 |
San Luca Evangelista, dipinto del Guercino |
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