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Petrolio, olio di roccia


E' per me inconcepibile che alla soglia del l'anno del Signore 2018 l'umanità non sia ancora riuscita a rinunciare alla dipendenza da petrolio, non perchè non esitono alternative (che invece ci sono eccome) ma perchè non c'è la volontà politica a livello mondiale per smettere di usarlo.
I disastri ambientali causati dall'estrazione e dalla distribuzione del greggio, che si presentano periodicamente, stanno creando profonde ferite nel pianeta Terra, sempre più difficili da rimarginare, e tuttavia sembra che i media siano sempre meno interessati a diffondere e a seguire notizie di sciagure ecologiche mentre il pubblico è sempre più distratto, sembra che oggi sia molto più interessato alle fake news che ai veri problemi ambientali, ormai divenuti argomenti vintage (e in Italia non esiste nemmeno più un partito "verde").

Di conseguenza, l'enorme tragedia avvenuta nel Mar della Cina, della petroliera iraniana Sanchi, ormai affondata, che sta riversando in mare tonnellate di greggio, ha avuto un giorno di notorietà al telegiornale e nulla più.
E come non dimenticarsi della Exxon Valdez, 1989, la petroliera della Exxon Mobil (statunitense) che si incaglia negli scogli del golfo di Alaska e riversa in mare 40,9 milioni di litri di petrolio, oppure l'esplosione della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon, di proprietà della BP British Petroleum, che nel 2010 riversa nel golfo del Messico 210 milioni di galloni, senza dimenticare che nella guerra del Golfo del 1991 si versano nel golfo Persico circa 300 milioni di galloni.

Problemi di altro genere creano i grandi oleodotti, come il Dakota Access Pipeline, che attraversa le terre che da sempre sono state di proprietà dei Sioux, o il Keystone XL, il mostro che porta il petrolio dalle sabbie bituminose del Canada (e quindi petrolio di bassa qualità) alle raffinerie in Texas (e quindi golfo del Messico), anti-economico finchè il prezzo del petrolio è basso, opera bloccata dal presidente Obama e ripristinata dal nuovo Trump, che attraversa senza ritegno le terre degli indiani  (Lakota, Cheyenne, Shoshone, Pawnee, Cree).


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