Nel giorno del mio onomastico e della data che ho scelto per dormire la prima notte nella nuova casa (anche ancora senza il materasso!), l'agiografia del santo di cui porto il nome (tratto da Wiki).
San Luca, nato ad Antiochia di Siria, sulle rive del fiume Oronte (ora in Turchia), venerato santo dalla chiesa Cattolica, Ortodossa e Copta.
Di professione medico, di buona cultura, conoscitore del greco in maniera fluente ed elegante, conobbe l'apostolo Paolo di Tarso (San Paolo) di cui divenne discepolo.
Scrisse in greco il terzo vangelo intorno agli anni 80-90 d.C. (da cui il titolo di evangelista: colui che scrisse uno dei quattro vangeli canonici) ; non avendo conosciuto Gesù di Nazareth in maniera diretta, narrò gli avvenimenti tramite il racconto fattogli dagli apostoli e da altri testimoni. Per la sua cultura, è forse il vangelo che esprime in materia letteraria più bella la vita e le opere di Gesù.
Oltre ad essere il patrono dei medici, è anche patrono della pittura in quanto la tradizione (specialmente bizantina) gli attribuisce le prime immagini della Madonna, di Pietro e Paolo, ovvero il primo iconografo della tradizione cristiana.
Morì ad 84 anni a Tebe, capitale della Beozia (regione storica dell'antica Grecia), e come destino di molti santi cristiani, le sue spoglie furono trasportate prima a Costantinopoli e poi, secondo tradizione, dal prete Urio nella abbazia di Santa Giustina in Padova, per salvarlo dalla furia iconoclasta dell'VIII-IX secolo (l'iconoclastia era un movimento religioso bizantino che era contro le immagini sacre e la sua adorazione, proponendone la distruzione).
San Luca, nato ad Antiochia di Siria, sulle rive del fiume Oronte (ora in Turchia), venerato santo dalla chiesa Cattolica, Ortodossa e Copta.
Di professione medico, di buona cultura, conoscitore del greco in maniera fluente ed elegante, conobbe l'apostolo Paolo di Tarso (San Paolo) di cui divenne discepolo.
Scrisse in greco il terzo vangelo intorno agli anni 80-90 d.C. (da cui il titolo di evangelista: colui che scrisse uno dei quattro vangeli canonici) ; non avendo conosciuto Gesù di Nazareth in maniera diretta, narrò gli avvenimenti tramite il racconto fattogli dagli apostoli e da altri testimoni. Per la sua cultura, è forse il vangelo che esprime in materia letteraria più bella la vita e le opere di Gesù.
Oltre ad essere il patrono dei medici, è anche patrono della pittura in quanto la tradizione (specialmente bizantina) gli attribuisce le prime immagini della Madonna, di Pietro e Paolo, ovvero il primo iconografo della tradizione cristiana.
Morì ad 84 anni a Tebe, capitale della Beozia (regione storica dell'antica Grecia), e come destino di molti santi cristiani, le sue spoglie furono trasportate prima a Costantinopoli e poi, secondo tradizione, dal prete Urio nella abbazia di Santa Giustina in Padova, per salvarlo dalla furia iconoclasta dell'VIII-IX secolo (l'iconoclastia era un movimento religioso bizantino che era contro le immagini sacre e la sua adorazione, proponendone la distruzione).
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