Il mondo che ho visto finora non è la realtà, ma è quello che la mia mente mi ha fatto vedere. La mente è condizionata da quello che ha appreso e seleziona fra tutti i segnali esterni quelli che meglio si adattano alla sua concezione del mondo. In effetti la mente mente…
Trascrivo questo dall'incipit del blog "La mente mente" (http://www.lamentemente.com/) cui sottoscrivo in pieno.
Se qualcuno non se ne fosse ancora accorto, è la fisica quantistica che ce lo insegna, teoria nata nella prima metà del XX secolo la cui comprensione dei fenomeni che è in grado di spiegare richiede un approccio diametralmente opposto al nostro modo comune di pensare.
L'ultimo esempio è l'Entanglement, parola affasciante quanto difficilmente traducibile in italiano, che dimostra (perdonatemi l'estrema semplificazione del concetto) che, sotto certe condizioni, due particelle che hanno interagito per un certo periodo di tempo, venendo separate, a distanza di un metro come a un milione di chilometri, rimangono indissolubilmente legate : quello che capita ad una capita all'altra istantaneamente.
In termini più scientifici, come direbbero i fisici, è stato dimostrato che le due particelle mantengono uguale e opposto lo stato quantico di spin (immaginate lo spin come una "rotazione", oraria o antioraria) : se lo spin di una particella è "oraria", l'altra è "antioraria", se cambia lo spin di una cambia anche l'altra istantaneamente (senza ritardo, ovvero più veloce della velocità della luce, cosa ritenuta impossibile per la teoria della Relatività). E le implicazioni sono enormi : dal teletrasporto (tutti lo ricordano nella fortunata serie televisiva di Star Trek) al computer quantistico...
Alcuni link per approfondire:
1) http://diamante.uniroma3.it/hipparcos/Entanglement.htm
(recensione dell'ottimo libro del matematico divulgatore Aczel Amil)
2) Il diogene :
http://www.ildiogene.it/EncyPages/Ency=entanglement.html
3) La mente mente :
http://www.lamentemente.com/2008/10/04/le-radici-dellentanglement/
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