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Stop ai centri commerciali

Tra le varie disarmonie dello sviluppo urbano moderno, l'eccessiva proliferazione dei centri commerciali, divenute delle vere e proprie isole dello shopping e del divertimento, una città falsa ed artificiale nella città vera, è quella a mio parere uno dei fenomeni più preoccupanti.

Di contro, i centri storici si svuotano di negozi utili. Vivendo per due anni nel centro storico di Torino mi sono accorto quanto i piccoli negozianti vengono fagocitati dai sempre più inutili negozi di "moda". Prima chiude una storica libreria, poi chiude la panetteria all'angolo di via Carlo Alberto, adesso la lavanderia di via Mazzini (leggi articolo), al loro posto, il nulla.

Questione aperta è poi la legge comunitaria Bolkenstein che, come in un mio precedente post, minaccia l'indipendenza del mercato rionale, aprendo spazi alla media e grande distribuzione.. mancherebbe solo di vedere un banchetto Carrefour e uno Auchan al mercato, tra la frutta e la verdura, cose dell'altro mondo!

Per fortuna oggi una notizia positiva della neo giunta leghista del Piemonte, che ha intenzione di bloccare tutte le licenze per le "grandi strutture di vendita"ovvero un freno alla costruzione dei grandi centri commerciali che, a mio parere, quelli esistenti sono già sufficienti.
Per rendersi conto del fenomeno, se dieci anni fa la superfice commerciale delle medie e grandi strutture in Piemonte era di 370.281 metri quadrati, oggi è di 862.651 metri quadrati, ora forse dovremmo rassegnarci a divertici e fare shopping con quello che resta.. basterà?

Fonte: La Stampa, "Centri commerciali, colpo di scure sulle nuove licence"

The photo above is taken by "Raver Man", on Photobucket - licence granted in "Photobucket.com Terms of Use Agreement"

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