Siamo spiacenti per il diavolo che dovra' aspettare ancora per le esecuzioni capitali negli Stati Uniti. Proprio in questi giorni, nello stato della California (e presto potrebbe accadere in altri stati) la macchina di morte americana si e' dovuta fermare col detenuto Albert Greenwood Brown: l'unica dose letale di Pentotal e' scaduta e la casa farmaceutica Hospira, l'unica che ancora produce il Pentotal non ha piu' rifornimenti di sodio thiopental, con cui preparare il veleno, e non si prevede la disponibilita' almeno fino a marzo 2011 o forse per molto piu' tempo.
Forse, sperando in Dio, una presa di coscienza dalla casa farmaceutica, la quale dichiara che tale barbiturico non e' piu' adatto per una pena capitale. Paradossale e macabro sarebbe che la macchina burocratica americana si mettesse in moto legiferando per trovare un altro farmaco di morte.
La speranza e' che da ora saranno molte di piu' le coscienze che si svegliano in America, che riconoscano quanto stiamo sbagliando, quanto e' inutile questo assassinio di Stato, sia come deterrente (non per questo si uccide di meno), sia come pena: se sapessero che uccidere una persona significa anche uccidere se stessi: non e' una sola vita che muore come non e' vero che ciascuno di noi e' un essere isolato dal resto del mondo, essendo noi tutti parte di un' unica sola e grande Coscienza Universale.
Curiosa l'immagine di inizio post : l'uomo che e' nella campana di vetro e' il condannato a morte a cui barbaramente viene tolto il respiro ma e' anche l'esecutore la cui coscienza e' chiusa nel silenzio assordante del vetro..
Fonte : La Stampa, "Il boia ha finito il veleno"
The photo above is taken by "de2", on Flickr, Creative Commons licence.
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