Passa ai contenuti principali

Il Maestro e l'importanza del simbolo

Mi fa riflettere la sospensione di un alunno dell'istituto tecnico Moreschi a Milano, conseguente alla sua irreverente frase "ma tu cosa vuoi?" verso la sua professoressa, oltre che a denotare mancanza di rispetto, un "tu" al posto del "lei". Un giorno di sospensione e un 5 di condotta che significa bocciatura a fine anno.

Che significato potrebbe avere ? Nell'epoca del relativismo imperante, verrebbe da chiedersi se la punizione non sia stata troppo esagerata, qualcuno forse ricordera' le punizioni, anche corporali, che venivano inflitte a scuola ai nostri nonni e nonne. Oltretutto oggi certo lassismo politico lo giustificherebbe (avvocato Ghedini docet), che la frase andrebbe "contestualizzata" (come le bestemmie del Premier) o lo negherebbe, giurando che la professoressa e' sostenitrice di un teorema complottista e tratterebbe i suoi alunni come mafiosi...

Eppure la nostra societa' sta perdendo un valore molto importante e fondante per una cultura, ed e'il valore del simbolo. In tutte le epoche il simbolo e' stato fondante per una societa' sana: nell'uomo primitivo i simboli erano gli elementi naturali, come l'acqua l'aria la terra e il fuoco, poi sono stati sostituiti dalle divinita', nel medioevo il simbolo per eccellenza era l'unico vero Dio e la sua legge, nel rinascimento in poi l'Uomo come emanazione e simbolo del Divino, centro spirituale dell'universo.
Quanto poi sia importante il simbolo come linguaggio dell'inconscio, la teoria psicanalitica da Jung, Hillman e seguaci lo dimostra ampliamente, per giungere alla psicomagia di Jodorowsky e alla Terapia Verbale della Mereu.

Ecco allora che non e' l'irriverenza verso una donna che viene punita, nemmeno per il mancato formalismo del "lei", tanto e' vero che gli stessi soggetti immagino si rivolgano ai loro genitori con ben peggiori epitaffi, ma e' il ruolo di Maestro, il simbolo di cio' che rappresenta, che viene ad essere offeso.
Chi vuole avere maestri al giorno d'oggi ? La comunicazione mass-mediatica non ci insegna a vivere e a bastarci per noi stessi e ad avere (anzi prendere senza chiedere) tutto cio' che vuoi presto e subito e con qualsiasi mezzo ?
Certo il maestro puo' non essere perfetto, come tutti gli umani, puo' anche essere pedante, noioso e ingiusto, ma e' l'istituizione ovvero il simbolo cui rappresenta, che e' importante: e' il vecchio saggio, il nonno di una volta, colui che ti accompagna durante il rito di passaggio dall'immaturita' alla maggiore maturita'.
Una societa' senza simboli e' vuota e morta, solo la ricchezza dei simboli la rende sana e viva!

Articolo : La Repubblica-Milano, "Professoressa, tu che vuoi?" Sospeso, avrà il 5 in condotta

The photo above is taken by "Luigi Mengato", on Flickr, Creative Commons licence.

Commenti

Anonimo ha detto…
piu' che condivisibile!!!
Anonimo ha detto…
piu' che condivisibile!!!teriverg
pina garrafa ha detto…
sono un'insegnante di scuola dell'infanzia alle prese con il primo modulo premetto che fino a qualche tempo fa non sapevo come accendere un computer mi può dare alcuni consigli per affrontare bene gli esami è vero che inseriscono domande trabocchetto che metterebbero un'"analfabeta" come me in grandi difficoltà? un saluto da modica. grazie.

Post popolari in questo blog

Oci ciornie (occhi neri)

" Oci ciornie ", ovvero " Occhi neri " nella lingua russa, famosa canzone popolare russa, ha un'origine abbastanza singolare. Infatti deriva da un poesia del 1843, del poeta ucraino Èvgen Pavlovič Hrebinka (un ucraino quindi, non russo). Solo successivamente venne musicata. La versione più celebre, quella che oggi conosciamo deriva da un novarese (si, nato a Novara, Piemonte, nel 1890), Adalgiso Ferraris , compositore appassionato di canti popolari gitani e russi, emigrato prima in Russia poi in Inghilterra. Se quindi una delle più famose canzoni russe è stata musicata da un italiano, è anche vero che la canzone italiana in lingua napoletana più famosa, 'O Sole mio , è stata sì scritta da Eduardo Di Capua , ma ad Odessa , in Ucraina, nel 1898, e sembra ispirata ad un'alba sul Mar Nero ! Ecco il testo della canzone, nella versione originale di Hrebinka  :     Occhi neri, occhi appassionati     occhi infuocati e bellissimi,     quanto vi

Il presente e' un dono

" Ti preoccupi troppo di ciò che era e di ciò che sara’. C’è un detto: ieri è storia, domani è mistero, ma oggi è un dono ed è per questo che si chiama presente " (il saggio Oogway , la tartaruga, maestro di Kung Fu, parla a Shifu , il panda rosso ) Li chiamano cartoni animati, ma in realta' alcuni tra essi sono molto di piu' che storielle semplici per bambini. Basterebbe che molti adulti li vedessero con gli occhi disinibiti e deprogrammati da bambino per imparare tante cose, concetti davvero semplici e basilari ma che trovo siano profondamente veri. In fondo e' proprio nella semplicita' delle cose la vera essenza. Nel caso del cartoon Kung Fu Panda (2008, recentemente trasmesso in televisione) si possono anche trovare concetti di PNL ( programmazione neuro linguistica ) come si puo' leggere in questo blog anche se la radice di questo concetto risale molto indietro, piu' di duemila anni fa, alla filosofia orientale, e che puo'essere sperimenta

I Sette Arcangeli

Leonardo da Vinci - Vergine delle Rocce - Louvre Trovo sia interessante "decostruire" e precisare alcuni concetti intorno alla religione Cristiano-Cattolica. Si viene così a scoprire come, nei primi secoli del cristianesimo, molte delle credenze attuali non erano affatto come la gerarchia cattolica oggi ci insegna. A cominciare dal Purgatorio , in origine luogo sconosciuto a tutti, ed introdotto dalla Chiesa nell'Alto Medioevo (leggasi un mio precedente post ), o anche al concetto stesso di Paradiso ed Inferno , che non esistevano, per i primi cristiani esistevano solo la morte e l'attesa della resurrezione, e visto che la resurrezione ormai tardava di parecchi secoli, dove potevano aspettare le anime in attesa del giudizio universale ? Si è allora pensato in un luogo di sosta, di prima e seconda classe, Paradiso ed Inferno appunto (leggasi altro post ). In questi giorni scopro che gli Arcangeli non sono soltanto tre - qualcuno dirà che nemmeno se ne era accorto - ma