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Medioevo prossimo venturo?

Credo che sia destino di tutte le culture umane seguire un percorso ciclico, da una fase iniziale di novita', espansiva e di innovazione ad una fase di assestamento per poi giungere alla fase terminale di disgregazione, arroccamento su idee ormai svuotate del contenuto, chiusura verso il mondo, individualismo, solo piu' un fantasma, parodia di se stesso, destinato ineluttabilmente a crollare, spazzato via come un fragile gigante di argilla.

Prendiamo ad esempio il caso italiano. In appena tre lustri, il governo (si fa per dire) e' gia' diventato la parodia di se stesso, arroccato contro un nemico esterno che non e' mai esistito, ne' un fantomatico partito eversivo dei magistrati, nemmeno quello dei "comunisti" che appartengono gia' al passato remoto (neppure a quello recente).
Le frasi d'ordine, ripetute incessantemente come dei mantra che i fedeli invocano ogni giorno, sono che "non si puo' contraddire la volonta' popolare" , "bisogna pensare a lavorare" (infatti oggi un giovane su cinque in Italia e' disoccupato, fonte ISTAT-La Repubblica) e "bisogna fare le riforme" (non ho ancora capito cosa bisognerebbe riformare.. a parte la legge elettorale, detta porcellum, che loro stessi hanno fatto), a volte interpretato nella versione leghista di "bisogna fare il federalismo".

Nel Medioevo appunto il sovrano era investito della sovranita' in quanto eletto da Dio, ovvero incoronato dal suo rappresentante in terra, il Papa. Ma nell'epoca moderna, dove il valore alto della cultura non e' piu' Dio (seppur nella visione trascendente) ma bensi' il Popolo, ecco che l'investitura ovvero il voto di maggioranza degli elettori assume la stessa valenza simbolica.
Cio' ha come conseguenza che l'Eletto da Dio/Popolo deve per forza essere infallibile come e' infallibile il principio che rappresenta, e' super partes e al di fuori di ogni sospetto, non puo' commettere reati perche' lui rappresenta la Legge essendo colui che separa il reato da cio' che non e' reato (la vecchia concezione medievale che il potere esecutivo, legislativo e giudiziario coincidevano in una sola persona o in un gruppo ristretto).
Mi viene in mente l'affermazione del pensatore mistico Aleister Crowley, "Fai ciò che vuoi sarà tutta la legge" (per fortuna che la frase viene addolcita con: "Amore è la legge, amore sotto la volontà").

Non solo il sovrano e' infallibile, ma le parole usate in pubblico si stanno ingarbugliando, mistificando, svuotando di significato.
Si parla di liberta', ma in realta' io vedo tanto lassismo, permessivismo, fa cio' che vuoi; si parla di violazione della privacy, ma in realta' e' indagine doverosa d'ufficio quando si ipotizza un reato, si parla di una realta' geografica chiamata "padania" con presunte origini celtiche, ma in realta' mi sembra una proiezione mentale di una cultura egoistica che si chiude su se stessa, la giustizia diventa persecuzione, essere fidanzate del Premier e' il valore piu' grande (anche per il padre della fidanzata), dare un alloggio a ragazze giovani e belle e' diventata solidarieta' e generosita'.

E come nel Medioevo, si vedono i primi segni di incastellamento: luoghi sicuri cinte da mura, nella versione moderna con portineria, sensori anti-intrusione e telecamere: come a Vione (fonte), a trenta chilometri da Milano, villette circondate da mura (a quando il fossato con i coccodrilli ?), pubblicizzato come luogo di assoluta tranquillita' e sicurezza, a me sembra che sia nato da una mentalita' chiusa, con tanta incertezza e ingiustificata paura.
Chiusi dentro come in prigione, ma e' solo la prigione di noi stessi.

La mia preghiera e' di liberatervi dalla paura e dalle paure, apritevi se volete difendervi, pensate usando il vostro cervello per essere liberi dai condizionamenti mediatici, ed amate, amate di piu', non smettete mai di amare, amate non solo la vostra fidanzata o fidanzato e tutti gli amici e parenti, ma tutti quelli fuori dal vostro gruppo, indifferentemente (io che sono del Toro prometto di amare tutti gli juventini!).
Amate se volete cambiare voi stessi e quindi il mondo.

Articoli:
- La Repubblica, "Un giovane su 5 non studia e non lavora l'Italia ha il primato negativo nella Ue"
- La Repubblica, "Cancelli, mura di cinta e telecamere Le città con il ponte levatoio"


The photo above are taken by "Ela2007" and "Dean Terry", on Flickr, Creative Commons licence.

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