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Opus di chi, Dei?

Sono rimasto sconcertato dall'approfondire l'argomento dell'Opus Dei, una organizzazione che, se fosse in ambito militare, sarebbe paramilitare, ma dato che siamo in ambito religioso, lo definirei parareligioso.
Le ottime notizie su Wikipedia (corredate da una ricca citazione di note e riferimenti) riguardo l'Opus Dei, mi hanno indotto a pensare che si tratta di una organizzazione secolare, completamente slegata dal controllo della Chiesa - riconosce solo l'autorità papale - (parareligiosa appunto), in stile massonico (una massoneria cristiana, caratterizzata dalla segretezza dei suoi membri - e infatti non sono obbligati a fornire la lista dei suoi aderenti, nemmeno ad un vescovo della Chiesa).

Le critiche più significative vengono paradosalmente dall'interno della Chiesa stessa, ad esempio dai Gesuiti, che seppur nel passato fossero stati loro stessi integralisti, hanno cognizione di causa nelle eresie (e aggiungo, smaliziati conoscitori di trame del maligno), infatti cito Wiki:

"il superiore generale dei Gesuiti, p. Włodzimierz Ledóchowski (1866–1942), scrisse alla Santa Sede che considerava l'Opus Dei «molto nocivo per la Chiesa in Spagna». Egli ne descrisse le caratteristiche di "segretezza" e ne vide dei «segni di una inclinazione mascherata a dominare il mondo con una forma particolare di massoneria cristiana». "

Oltre che nello stile di loggia massonica, mi sembra di ravvedere anche una tendenza protestante-calvinista, anche questo un fatto assolutamente paradossale se si pensa che questa dottrina nacque proprio in seno alla Chiesa del Cinquecento e fu subito dichiarata estranea alla Chiesa stessa.
I membri infatti devolvono parte dello stipendio - o l'intero stipendio - alla congregazione, in una commistione tra Chiesa e lavoro, proprio in ottica protestante dove si fa opera gradita a Dio compiendo bene il proprio lavoro materiale. Oltretutto, a seconda dei gradi in qui si è inquadrati, il testamento pro-Opus Dei è vivamente consigliato o addirittura obbligatorio. Diverso è il messaggio cristiano autentico dove il Cristo ci ha insegnato a non accumulare tesori in Terra.

Altro paradosso (ma non credo sia l'ultimo) quello della mortificazione corporale, in perfetto stile buio-medioevale, un salto nel tempo indietro di mille anni, una pratica deviante che non produce nessun beneficio spirituale.
Cito le parole del suo stesso fondatore: "tanto progredirai quanto farai violenza a te stesso" (Codex Iuris Particularis Operis Dei) ed inoltre "Benedetto sia il dolore. Amato sia il dolore. Santificato sia il dolore... Glorificato sia il dolore! ... Se sai che il tuo corpo è tuo nemico, e nemico della gloria di Dio, poiché lo è della tua santificazione, per quale motivo lo tratti con tante blandizie?".
Quanto sono distanti queste affermazioni da tutta la vera spiritualità Occidentale ed Orientale, che insegna che il corpo e' il tempio dello Spirito.

Fonte:
- Wikipedia, Opus Dei

Articoli interessanti:
- UAAR, recensione al libro di Peter Hertel, "I segreti dell'Opus Dei"
- Disinformazione.it, Opus Dei - tratto dal libro di David Yallop, "Habemus Papam"
- Espresso, Sandro Magister, "Ha scelto Nicole, fuori dall'Opus Dei!"

The photo above is taken by "fradaveccs", on Flickr, Creative Commons licence.

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