Nel Novecento, mentre in occidente San Nicola diventa Babbo Natale e viene presentato come immagine pubblicitaria della Coca Cola, in Russia, a seguito della rivoluzione comunista, San Nicola diventa Nonno Gelo (Ded Moròz), ma la costruzione è un pò inquietante se leggiamo chi era in origine Ded Moròz.
Le fiabe di metà Ottocento di Vladimir Odoevsky e Alexandr Afanassiev (gli equivalenti russi dei tedeschi fratelli Grimm), raccolte da una preesistente narrativa orale, raccontano di Morozko, una specie di bestia che copriva di ricchezze la sua bella, una antica versione della "La Bella e la Bestia". Insieme a Babbo Gelo compare Snegurochka o Snegurka, che sempre nelle fiabe russe era una bambina di neve (figlia di Morozko) che si scioglieva al calore dell'amore (come la neve si scioglie in primavera).
Nella versione comunista, la figlia bambina diventa la nipote. E se in origine entrambi, nonno e nipotina, indossavano un vestito azzurro, col tempo Nonno Gelo venne vestito di color rosso, come il colore della bandiera dell'ex Unione Sovietica.
E come nel Babbo Natale occidentale, la città di residenza si trova a Nord, che nel caso di Nonno Gelo è Veliky Ustiug e per posta riceve milioni di letterine di bambini. Fonti:
- La Stampa, Nonno Gelo fermato al confine dell’Ucraina
- Wikipedia, Nonno Gelo
- Wikipedia, Snegurka
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