La vicenda avrebbe del ridicolo, se non si premette che è avvenuta in Italia e quindi quello che altrove sarebbe ridicolo qui assume una dimensione tragicomicamente seria.
E' noto che il ministro delle finanze del governo uscente Vincenzo Visco abbia pubblicato il 30 aprile sul sito della Agenzia delle Entrate, le dichiarazione dei redditi 2005 degli italiani.
La notizia si diffonde rapidamente nella blogosfera, sito preso d'assalto, file ritirato dopo poche ore, ma intanto con un selvaggio copia & incolla il file è ora disponibile su molti server di file sharing, mi immagino tra un film porno e un altro. E sembrerebbe c'è anche chi, accaparratosi in tempo il prezioso file, ora venda le informazioni in suo possesso.
Non commento sull'opportunità o meno di rendere pubblico su Internet tale documento, ovvero per quale bisogno improrogabile e ineluttabile il nostro ministero lo ha fatto (mi immagino doveva essere un bisogno forte come quello che talvolta ci fa correre veloci in bagno..), quando qualunque cittadino italiano, su richiesta, poteva già farlo (ma chi lo sapeva?), oppure se si configura come violazione di privacy (come sostengono le molte denuncie presentate dal Codacons, l'associazione a difesa dei consumatori), né se rappresenta un reale pericolo per l'aiuto dato ai sequestratori come sostiene il blog di Beppe Grillo (ma davvero i sequestratori avevano bisogno di questo file per attuare i loro piani? Lo copieranno forse in un foglio Excel e lo ordineranno in base al reddito?).. mi resta solo una cosa da commentare, e il fatto che il file ora si trova sui server di file sharing è molto significativo, ovvero che questa vicenda ha sollevato negli italiani così tanto e becero voyeurismo (fiscale si intende) che si poteva benissimo farne a meno.
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