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"Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare.
Viaggio per viaggiare.
La gran cosa è muoversi, sentire più acutamente il prurito della nostra vita, scendere da questo letto di piume della civiltà e sentirsi sotto i piedi il granito del globo appuntito di selci taglienti."
(Robert L. Stevenson)
Un pensiero dedicato alle persone che sentono nel profondo dell'anima il significato autentico della parola viaggiare, espresso in maniera splendida da un grande viaggiatore, Robert Stevenson (viaggiatore appunto, e non turista).Viaggio per viaggiare.
La gran cosa è muoversi, sentire più acutamente il prurito della nostra vita, scendere da questo letto di piume della civiltà e sentirsi sotto i piedi il granito del globo appuntito di selci taglienti."
(Robert L. Stevenson)
Lasciamo che i sempre mirabolanti e talvolta non richiesti racconti turistici dei nostri colleghi o conoscenti scivolino via come acqua piovana, lasciamo che piantino le loro bandierine in questo o in quel posto sulla mappa del globo (come il gioco delle figurine che si faceva da piccoli : celo, manca), assaporiamo invece il viaggio per il viaggio: che non abbia bisogno di luoghi lontani o esotici, che sia il deserto Atacama o le isole Comore o la rotta verso Samarcanda, che non servano che accadano necessariamente imprevisti (salvo poi sempre abilmente raddrizzare a proprio favore la situazione), o che non debba essere sempre la prima volta in un luogo, ma si possa tornare quante volte si vuole.
Che il viaggio sia solo per se stesso.
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