"Graffiti in the Angels Gate pool"
This photo is taken by "Marshall Astor"on Flickr, Creative Commons licence
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Sabato scorso, 22 novembre, cede il controsoffitto del liceo Newton di Rivoli (in provincia di Torino), travolgendo un'intera classe ed uccidendo Vito, studente di 17 anni.
Quanto sia stata grande l'anima di Vito lo si capisce dalle parole della sorella Paola, di un anno più grande del fratello : ".. sei diventato l’angelo custode di tutti gli studenti del mondo, sei diventato il martire degli studenti, di tutti i giovani finiti nelle mani di uomini senza scrupoli, adulti che ristrutturano castelli, musei e chiese, e lasciano cadere le scuole" (fonte La Stampa).
Grandi anime sono anche i compagni di classe di Vito che hanno scritto una lettera aperta al quotidiano La Stampa (articolo) col titolo "Quanto vale una vita?" che invito i miei due lettori di blog a leggere, dove la denuncia è ancora più forte : "le migliaia di euro spese per rifare la facciata sono un altro, triste segnale di questa tendenza. Certo, a chi non fa piacere una scuola con una bella facciata? Fa sempre un bell’effetto ed è sicuramente piacevole da vedere, ma se si dà la precedenza all’esteriorità piuttosto che alla sicurezza, allora non ci stiamo." e infine "se uno Stato non riesce a garantire il diritto di vivere ai propri cittadini, allora non ha senso che garantisca gli altri diritti".
No, non si tratta di fatalità, come qualche politico ha affermato, ma ritengo sia pura e semplice negligenza. Quando sarà possibile rendersi conto che prima dell'esteriorità (che è giusto che ci sia) prima e più importante venga l'interiorità, tutto ciò che non si vede (e quindi non fa notizia e non porta voti elettorali o consenso) ma che è alla base del nostro essere e del vivere in questo mondo.
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