Sarà una data storica, quella delle elezioni degli Stati Uniti d'America del 4 novembre 2008, l'elezione di un presidente afro-americano.
Tante sono le aspettative che il mondo ora rivolge verso il nuovo presidente Obama. Io penso che se il mondo intero avesse potuto votare insieme a loro, lo avrebbe eletto a grande maggioranza, come è successo nel suo paese.
Mi viene in mente quanto era diversa l'America di Martin Luther King, del suo sogno ("I have a dream") che ora spero sia più vicino a noi.
Concludo con le parole degli irlandesi U2 nella canzone del 1984, Pride (In the name of Love), tratta dall'album "The Unforgettable Fire", dedicato al reverendo King, premio Nobel per la pace, assassinato per le sue idee a Memphis il 4 aprile 1968.
Un uomo viene nel nome dell'amore
Un uomo viene e va
Un uomo viene per giustificare
Un uomo per cambiare le cose
Un uomo preso nel reticolato
Un uomo resiste
Un uomo sospinto su una spiaggia deserta
Un uomo tradito da un bacio
4 aprile mattino presto
Lo sparo un eco nel cielo di Memphis
Libero infine, ti han tolto la vita
Non sapevano come toglierti l'orgoglio
Nel nome dell' amore!
Cos'altro nel nome dell'amore?
Nel nome dell'amore!
Cos' altro nel nome dell'amore?
Nel nome dell'amore!
Cos' altro nel nome dell'amore..
(U2 - "Pride - In The Name Of Love")
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