Mi ricordo della BASF quando, non moltissimi anni fa, esistevano ancora le "cassette a nastro" da inserire nei "mangiacassette". Gloriosa azienda chimica tedesca, ormai divenuta multinazionale, la Badische Anilin und Soda Fabrik, ovvero Fabbrica di Anilina e Soda del Baden, col quartier generale a sud di Francoforte (Ludwigshafen), oggi scopro che ha un nuovo prodotto a catalogo.... la patata.
Si proprio così, hanno inventato la patata (mi verrebbe da dire: meno male che la BASF c'è!), e la chiamano Amflora, per distinguerla da quella prodotta dal buon Dio.
Fa riflettere la decisione della Commissione Europea, del 2 marzo, di aprire parzialmente nell'ammissione di prodotti transgenici, seppure per uso industriale, quali appunto la BASF-patata (oltre che, en passant, di altre tre varietà di mais transgenici), anche se il presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso, ha dichiarato "di non voler imporre la coltura degli Ogm in Europa" (fonte).
In Europa si passa così da un divieto assoluto di uso di prodotti OGM ad un'ammissione parziale, di fatto ponendo fine alla moratoria.
Di alimenti prodotti e brevettati dalle multinazionali, a mio parere, possiamo benissimo farne a meno, come invece vogliono farci credere, ad esempio, che risolverebbe la fame nel mondo o che non sarebbe più necessario l'uso dei pesticidi.
Falso che la risolverebbe, vuoi perchè poi non si potrebbe tornare più al naturale (il transgenico che contamina il naturale è un processo irreversibile), vuoi perchè non possiamo prevedere le conseguenze a lungo termine, vuoi perchè, guarda caso, le sementi hanno il gene killer che non permette di riutilizzarle l'anno successivo.. perchè ? Perchè devi ricomprarle, dal produttore naturalmente!
Le conseguenze nefaste delle colture OGM le abbiamo già sotto gli occhi, anche se poco note, come l'intervista ad Vandana Shiva, attivista indiana , vincitrice nel 1993 del "Right Livelihood Award", una sorta di Nobel assegnato a chi si batte per un’economia più giusta, che denuncia la situazione in India. Ecco l'intervista a La Stampa: "Gli Ogm uccideranno i piccoli coltivatori".
Fonte: Repubblica, "Sì alla patata modificata, Bruxelles apre agli Ogm"
The photo above is taken by "arnet", on Flickr, Creative Commons licence.
Si proprio così, hanno inventato la patata (mi verrebbe da dire: meno male che la BASF c'è!), e la chiamano Amflora, per distinguerla da quella prodotta dal buon Dio.
Fa riflettere la decisione della Commissione Europea, del 2 marzo, di aprire parzialmente nell'ammissione di prodotti transgenici, seppure per uso industriale, quali appunto la BASF-patata (oltre che, en passant, di altre tre varietà di mais transgenici), anche se il presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso, ha dichiarato "di non voler imporre la coltura degli Ogm in Europa" (fonte).
In Europa si passa così da un divieto assoluto di uso di prodotti OGM ad un'ammissione parziale, di fatto ponendo fine alla moratoria.
Di alimenti prodotti e brevettati dalle multinazionali, a mio parere, possiamo benissimo farne a meno, come invece vogliono farci credere, ad esempio, che risolverebbe la fame nel mondo o che non sarebbe più necessario l'uso dei pesticidi.
Falso che la risolverebbe, vuoi perchè poi non si potrebbe tornare più al naturale (il transgenico che contamina il naturale è un processo irreversibile), vuoi perchè non possiamo prevedere le conseguenze a lungo termine, vuoi perchè, guarda caso, le sementi hanno il gene killer che non permette di riutilizzarle l'anno successivo.. perchè ? Perchè devi ricomprarle, dal produttore naturalmente!
Le conseguenze nefaste delle colture OGM le abbiamo già sotto gli occhi, anche se poco note, come l'intervista ad Vandana Shiva, attivista indiana , vincitrice nel 1993 del "Right Livelihood Award", una sorta di Nobel assegnato a chi si batte per un’economia più giusta, che denuncia la situazione in India. Ecco l'intervista a La Stampa: "Gli Ogm uccideranno i piccoli coltivatori".
Fonte: Repubblica, "Sì alla patata modificata, Bruxelles apre agli Ogm"
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