Mi sono sempre chiesto: come fa il peperoncino a bruciare la bocca? E perchè poi, si dice bruciare, come se ci fosse del calore prodotto dal fuoco ? Ecco quindi a breve la risposta.
Il peperoncino, il cui nome latino è capsicum, è originario delle Americhe, importato in Spagna da Cristoforo Colombo e poi diffuso su tutto il pianeta, soprattutto nelle zone calde-tropicali, Africa ed Asia, usato come spezia a basso costo.
Nella lingua degli Atzechi era chiamato chilli (o xilli) da cui deriva il termine messicano chile e l'americano chili (in inglese : chilli). Curioso che da noi si chiami peperoncino, piccolo peperone, che deriva da pepe (in latino: piper), rassomiglianza non per la forma ma per il gusto.
La piccantezza è data da un alcaloide contenuto nel peperoncino, la capsaicina, che in bocca irrita i termorecettori, quelli responsabili della sensazione di calore, producendo quindi lo stesso stimolo senza che la temperatura aumenti. Ovviamente più capsaicina è presente, più il grado di piccatezza aumenta.
Per questo è stata definita la scala di Scoville (un numero tra 0 e 10) e l'unità di Scoville (definita nel 1912, prende il nome del suo inventore, lo statunitense Wilbur Scoville), che cresce al crescere della capsaicina presente, e che varia da 0 (nessuna piccantezza, come per il peperone dolce) a oltre 1.000.000 per i peperoncini più piccanti.
Pare che quello più piccante al mondo sia una varietà indiana, il Bhut jolokia.
Fonte : Wiki
The photo above is taken by "ferdzrines954_1969", on Photobucket - licence granted in "Photobucket.com Terms of Use Agreement"
Il peperoncino, il cui nome latino è capsicum, è originario delle Americhe, importato in Spagna da Cristoforo Colombo e poi diffuso su tutto il pianeta, soprattutto nelle zone calde-tropicali, Africa ed Asia, usato come spezia a basso costo.
Nella lingua degli Atzechi era chiamato chilli (o xilli) da cui deriva il termine messicano chile e l'americano chili (in inglese : chilli). Curioso che da noi si chiami peperoncino, piccolo peperone, che deriva da pepe (in latino: piper), rassomiglianza non per la forma ma per il gusto.
La piccantezza è data da un alcaloide contenuto nel peperoncino, la capsaicina, che in bocca irrita i termorecettori, quelli responsabili della sensazione di calore, producendo quindi lo stesso stimolo senza che la temperatura aumenti. Ovviamente più capsaicina è presente, più il grado di piccatezza aumenta.
Per questo è stata definita la scala di Scoville (un numero tra 0 e 10) e l'unità di Scoville (definita nel 1912, prende il nome del suo inventore, lo statunitense Wilbur Scoville), che cresce al crescere della capsaicina presente, e che varia da 0 (nessuna piccantezza, come per il peperone dolce) a oltre 1.000.000 per i peperoncini più piccanti.
Pare che quello più piccante al mondo sia una varietà indiana, il Bhut jolokia.
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