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La Shell colpevole

Petrolio nella foresta, Port Harcourt, Delta del Niger, Nigeria

Dal mio post del 27 maggio, "The Case againts the Shell" ovvero il caso (giudiziario) nei confronti della compagnia petrolifera Royal Dutch Shell (conosciuta in Italia semplicemente come Shell), c'è la sentenza del 10 giugno della corte statunitense con un risarcimento di 11 milioni di euro, pagati dalla Shell (fonte: Il Corriere).
Ecco quanto costa la vita di un essere umano, Ken Saro Wiwa, ucciso dalle squadracce della morte ingaggiate dalla dittatura militare e con la complicità (o col tacito assenso) dalla compagnia petrolifera.
Scrittore, intellettuale, forse uno dei primi ecologisti africani, Ken Saro Wiwa è stato il fondatore del "Movimento per la sopravvivenza del Popolo Ogoni" (MOSOP) che accusa la Shell di inquinare il delta del Niger estraendo il petrolio e di non ridistribuire i profitti.

Grazie agli Stati Uniti, che si è dimostrato patria dei diritti umani : un crimine commesso in Nigeria viene giudicato in un tribunale statunitense, in base a una legge del 1789, l'Alien Tort Statute, che consente a cittadini non americani di appellarsi in caso di torture e crimini compiuti nel mondo.

Ed ora, dopo il popolo Ogoni (chi sono gli Ogoni ? Boh, chi li conoscerebbe altrimenti, una delle tante popolazioni del delta del Niger), sembra la volta degli irlandesi.. si, parliamo della verde Irlanda e del progetto Shell (ormai divenuto operativo) di realizzare un meraviglioso gasdotto, a Rossport, contea di Mayo, costa nord irlandese, e di una raffineria sulla costa.. (fonte: Il Manifesto).

... grazie Shell per aver contribuito anche quest'anno a progettare di deturpare (oltre che inquinare) un pochino di più il nostro pianeta..

...personalmente, da ora per sempre, non farò mai più benzina in un distributore Shell.

The photo above is taken by "Danny McL", on Flickr, Creative Commons licence.

Commenti

silvia ha detto…
sono pienamente d'accordo!
Da un pezzo non faccio più benzina alla Shell!

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