Chissà se vedremo presto in televisione i nuovi spot governativi sulla bontà (o sull'utilità) del nucleare in Italia. Se ci saranno, fararanno parte ovviamente della propaganda della democrazia mediatica a cui ci stanno già abituando.
Intanto, mentre il Più Bel Governo della Storia Italiana sta stringendo accordi con la multinazionale francese Areva, leader mondiale per l'energia nucleare, per la costruzione di 4 nuove centrali in Italia, proprio oggi Greenpeace denuncia in un inchiesta (leggi) che nella città mineraria di Akokan, nello stato africano del Niger in cui si estrae l'uranio della Areva, l'aumento di radioattivita è di ben 500 volte (!!!) il fondo naturale.
La contaminazione è ormai nell'acqua e si respira nell'aria. Lo studio afferma che "basta passare meno di un'ora al giorno in quel luogo per essere esposti nell'arco dell'anno a un livello di radiazioni superiore al limite massimo consentito".
Questo è il danno irreparabile alle persone, che in quel luogo nei prossimi anni si ammaleranno di leucemie e di cancro, e all'ambiente, in quanto serviranno milioni di anni per riportare il livello radioattivo al livello del fondo naturale.
Con quell'uranio verrano (spero mai) costruite le quattro centrali nucleari italiane: in questo caso non solo l'Areva, non solo il Più Bel Governo della Storia Italiana, ma noi tutti saremo responsabili di questo disastro ambientale.
Fonte: Repubblica, "Niger, il paese radioattivo l'altra faccia del nucleare"
Greenpeace - http://www.greenpeace.org/italy/ufficiostampa/rapporti/niger-areva
The photo above is taken by "julian_pierre", on Flickr, Creative Commons licence.
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