Parafrasando la canzone di Vasco, il mondo che vorrei, eccolo il tram che vorrei.
Stamattina salgo sulla linea 4 tranviaria di Torino per andare a fare la spesa al supermercato (di lunedì, sono a casa dal lavoro per il ponte di S.Giovanni, patrono della città), salgo e trovo due gentili ed eleganti controllori della GTT (l'azienda dei trasporti pubblici), in divisa da spolvero che controllano i biglietti..
..incredibile, finalmente li vedo i controllori su di un mezzo! Allora esistono, penso tra me e me, non è solo una leggenda metropolitana, una voce messa malignamente in giro dai detrattori dei trasporti pubblici, davvero incredibile.
E pensare che ho fatto un bellissimo viaggio, come non mi capitava da lungo tempo, si, proprio un viaggio d'altri tempi, o forse un viaggio in un paese transalpino, non certo sembrava di essere in Italia.
Bellissimo vedere un tram non affollato (eppure era quasi mezzogiorno di un giorno lavorativo), vedere volti amletici alle fermate chiedersi: salgo non salgo ? (mah, forse ho cambiato idea, forse ho da fare, ora che mi ricordo ho lasciato il gas aperto in casa e il mio gatto che si accende un sigaro quando non ci sono.. , si è meglio che scappi via!).
Tin tin tin..
bellissimo il dolce tintinnare della macchinetta obliteratrice, da tanto tempo silenziosa: tin tin tin, ancora tin, persone giovani ed anziani che tirano fuori il portafoglio e trovano magicamente un biglietto di corsa singola: un tin nella obliteratrice ed è fatta!
Tin tin tin
..e la gente guarda smarrita quell'unico biglietto compagno di tanti viaggi in bus, ed ora costretta ad usare, in un ultimo addio, come quando si saluta per sempre un compagno caro.. ma presto si consola: beh, in fondo dopo tanti viaggi era troppo sgualcito, era ora che ne comprassi uno nuovo, per la bellezza di 1€ per chissà quali altri viaggi mi aspettano..
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