Tra le attività barbare del genere umano, e a mio parere crimine contro la Natura e quindi contro se stessi, è senza dubbio la "caccia" intesa come sport, l'uccidere fine a se stesso e non per motivi di sopravvivenza.
Deplorevole in particolare la legislazione italiana, che consente la caccia dal 1 settembre al 31 gennaio, 5 mesi dove i cacciatori possono dare libero sfogo agli istinti più bassi. Un pò meglio in Europa, dove vale una regola privatistica della caccia: solo il proprietario del fondo ha diritto di caccia e quindi della selvaggina che transita sul proprio fondo. Ciò almeno limiterebbe le scorribande dei cacciatori italiani dove invece vale il principio che dove non c'è un recinto posso invaderlo e sparare, anche se calpesto un fondo altrui.
Ancor peggio che il prossimo giovedì si voterà in parlamento una legge che di fatto è una deregolamentazione della caccia: già approvata al Senato, la legge demanda alle regioni la possibilità di aumentare (di aumentare!? 5 mesi non bastano?) il periodo di caccia.
Quanto ? Sei mesi, sette, dieci, o magari tutto l'anno ? E' possibile.
Ancor più incredibile che si voglia tutelare la libertà di una minoranza di sportivi cacciatori quando un numero più grande della popolazione italiana, ne sono convinto, è palesemente contraria..
Approfondimenti : Eco-Logica, blog di Antonio Cianciullo, Repubblica
The photo above is taken by "*Micky", on Flickr, Creative Commons licence.
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