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L'elisir di lunga vita

Forse questa volta ci siamo.
Ancora tre anni ci dicono ed avremo la pillola dell'elisir di lunga vita, panacea di tutti i mali dell'uomo. O almeno garantisce una vita almeno fino a 100 anni (garantiti ? o rimborsati ?).
La scoperta scientifica è seria: grazie allo studio genetico degli ebrei Ashkenaziti, noti per la loro longevità, sono stati individuati tre geni di lunga vita : due che incrementano la produzione del diabete buono a scapito di quello cattivo, riducendo il rischio di infarto ed ictus, ed uno che previene il diabete (fonte: Repubblica)
Tolto il rischio di infarto e diabete, la vita media è destinata ad aumentare!

Il futuro è assolutamente roseo, il migliore di tutti i mondi possibili, dato che possediamo già la pillola per la felicità (il Prozac ed affini) più aggiungiamo anche la famosa pillola blu per la sessualità, ora avremo anche una durata della vita da matusalemmi.. che mondo fantastico !

Ma è davvero così ? Qualcuno di noi crede davvero che con la chimica vivremo più a lungo ?
La questione non è quanto si vive ma che vita si vive. E' vera felicità quella di una pillola?
Sarà vera esistenza quella degli anni di vita aggiunti da un'altra pillola ? Nelle condizioni di vita in cui il mondo si trova, dove la globalizzazione annulla sempre più la ricchezza culturale dei localismi, dove il modello economico capitalistico deturpa e uccide l'ecosistema del pianeta Terra, dove ancora tante coscienze umane si aggrappano a puri materialismi inebriati da una felicità illusoria, cosa significherebbe vivere più a lungo ?

Tutto deve iniziare dall'individuo, che ha la possibilità di scegliere se vivere più a lungo oppure no. Il segreto per fare ciò è nelle cose più semplici, quelle più banalmente. Si inizia con un'alimentazione equilibrata, si vive serenamente i rapporti personali con la famiglia e con tutte le persone, aiuta il contatto con la natura e il praticare sane attività fisiche, si vede meno la televisione e si legge più libri.
E poi si cambia interiormente, e anche fortemente, si diventa meno egoici, si pretende di meno e si dona di più, si odia di meno e si ama di più, tutti indifferentemente, con sentimento di compassione.
E poi non bisogna dimenticare di pregare, non superficialmente come quando si va a messa la domenica e poi si dimentica tutto, ma si prega sapendo di pregare Dio con l'anima e non muovendo le labbra. Infine non fa male meditare, come del resto fanno da millenni coloro che hanno avuto il privilegio di nascere in India, in Tibet e in tutti i luoghi dove la spiritualità è maggiormente interiorizzata. Meditare è così ancora poco praticato in occidente e così sconosciuto eppure è una delle chiavi che portano alla lunga vita.


The photo above is taken by "sparktography", on Flickr, Creative Commons licence.

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