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Apophis

This image is made by "puroticorico" on Flickr, Creative Commons licence.

Anche alla NASA possono sbagliare i calcoli. E' quanto afferma un ragazzino di 13 anni (si si, uno studente di appena 13 anni), Nico Marquardt, di Potsdam in Germania.
La notizia è curiosissima e riguarda la storia di un asteroide del Sistema Solare, Apophis (il suo nome completo è 99942 Apophis) e sul rischio che questo impatti col pianeta Terra.

L'asteroide fu scoperto per la prima volta nel 2o04 in un osservatorio astronomico dell'Arizona da Tucker-Tholen e Fabrizio Bernardi, ruota intorno al Sole con un periodo di 323 giorni, ha un diametro di appena 320 metri e la sua orbita ha il semiasse maggiore inferiore ad 1 UA (Unità Astronomica, ovvero la distanza Terra-Sole). Durante un'intera rivoluzione intorno al Sole, incrocia due volte l'orbita terrestre.

E' stato calcolato che il 13 aprile 2019 passerà una prima volta vicino alla Terra ad una distanza di appena 36.000 Km circa, che è l'altezza alla quale ruotano (anzi stazionano, visto che il loro moto apparente visto dalla Terra è nullo, ovvero appaiono fermi) tutti i satelliti geostazionari.
Per questa data (secondo gli ultimi calcoli) si prevedono bassisime probabilità di rischio impatto.

Una seconda volta incrocerà l'orbita terrestre il 13 aprile 2036. Per questa data la NASA ha calcolato una probabilità di impatto di 1/45000 , un rischio quindi piuttosto basso.
Sbagliato, afferma Nico Marquardt, la probabilità è sottostimata, infatti secondo i suoi calcoli la probabilità di impatto è di 1/450 ovvero dello 0.2 % : ciò significa che un rischio c'è ed è significativo.
Interessante la sua teoria : durante il primo passaggio ravvicinato nel 2019 c'è una probabilità non nulla che l'asteroide collida con uno dei satelliti geostazionari (sono 40,000!) oppure la sua orbita venga perturbata dal campo gravitazionale dei satelliti. Questo farebbe si che al secondo passaggio ravvicinato nel 2036 l'orbita possa essere diversa da quella prevista dalla NASA.

Curioso il nome Apophis, nome greco alla divinità egizia legata al mondo degli inferi. Sembrerebbe infatti che gli scopritori Tucker e Tholen fossero dei fan della serie televisiva Stargate, battezzando l'asteroide come l'omonimo personaggio Apophis, il capo degli alieni che minacciano di distruzione la Terra..

Commenti

Anonimo ha detto…
Ma la massa di un satellite artificiale (qualche centinaio di chili) è in grado di modificare la traiettoria di un asteroide la cui massa è di diversi ordini di grandezza più grande?
K
Luke ha detto…
Beh, intanto occorre considerare la massa di tutti i satelliti che ruotano intorno alla Terra. Forse la massa totale non sarà ancora paragonabile a quella dell'asteroide. Ciò tuttavia, per quanto piccolo, l'interazione gravitazionale con l'asteroide potrebbe esistere e, stando ai calcoli fatti dal ragazzo tedesco, piccole o piccolissime variazioni di orbita, dato che la traiettoria è vicina alla Terra, potrebbe far superare la soglia che determina la "cattura" dell'oggetto da parte del nostro pianeta anzichè fuggire via.

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