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Articolo 48

Sembra ormai un dato di fatto, a meno di un'ora allo scadere delle elezioni politiche 2008, la netta diminuzione dei votanti in questo turno elettorale rispetto al passato. E mai come questa volta mi è capitato di sentire dichiarazioni di non voto, da giovani specialmente, ma non solo.
Non so se questo è il risultato di un pensiero critico e di una lunga riflessione o piuttosto si tratta di qualunquismo, di superficialità, del "tanto peggio tanto meglio", o "tanto non cambia nulla" oppure "il mio voto non conta nulla", frasi fatte e vuote.
No, non voglio giudicare, anche se considero il diritto di votare come uno dei pilastri su cui si basa una democrazia: senza il voto (a cosa serve? tanto vale abolirlo mi verrebbe di pensare) allora non conteremo davvero più nulla.

Articolo 48 della Costituzione Italiana

Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età.

Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico.

La legge stabilisce requisiti e modalità per l'esercizio del diritto di voto dei cittadini residenti all'estero e ne assicura l'effettività. A tal fine è istituita una circoscrizione Estero per l'elezione delle Camere, alla quale sono assegnati seggi nel numero stabilito da norma costituzionale e secondo criteri determinati dalla legge.

Il diritto di voto non può essere limitato se non per incapacità civile o per effetto di sentenza penale irrevocabile o nei casi di indegnità morale indicati dalla legge.

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