Una tragedia (per gli squali) il film "Jaws" di Steven Spielberg del 1975 (in Italia, il celeberrimo "Lo Squalo"). La paura per l'attacco di uno squalo è sentito da molti come una minaccia terribile, una spada di Damocle per chi fa il bagno in acque tropicali. E naturalmente ad ogni morte a causa di uno squalo le pagine di giornali si riempono di articoli e si scrive ovviamente dello "squalo killer" (articolo La Stampa) o addirittura di "allarme squali" (articolo Repubblica).
Questa volta la vittima è un pensionato di 66 anni, David Martin, ucciso ieri 27 aprile da uno squalo bianco al largo della costa di San Diego in California.
Le citazioni dal film di Spielberg in questi casi sono d'obbligo ("Vive per uccidere. Stupida macchina mangiante, attacca e divora ogni cosa. E' come se Dio avesse creato il diavolo e gli avesse dato le mascelle"). Niente di più falso ovviamente.
A dare la notizia talvolta ci si dimentica che l'ultima vittima nella zona di San Diego risale addirittura al 1959 (fonte ISAF : International Shark Attack File). Sempre nel medesimo sito (che consiglio di visitare) si scopre come le vittime a causa di un fulmine sia statisticamente molto maggiore del rischio di essere uccisi da uno squalo.
I dati statistici sono illuminanti : considerato il periodo che va dal 1959 al 2007, le vittime sulle coste degli Stati Uniti a causa di fulmini sono state 1945, le vittime per squali 43 ovvero un rischio inferiore di circa 45 volte!!
Se essere uccisi da un fulmine disceso dal cielo è considerato il massimo della sfortuna, essere vittime di squali diventa veramente più difficile di vincere alla lotteria!
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