Passa ai contenuti principali

Chi ha vinto a Waterloo?

This photo is taken by "Peter Mattock" on Flikr, Creative Commons licence

E se Dario I di Persia avesse sconfitto gli ateniesi a Maratona (490 aC) ?
O se gli spartani di Leonida avessero sconfitto i Persiani di Serse I alle Termopili (480 aC) o se Alessandro Magno fosse stato sconfitto ad Isso dai Persiani (333 aC) o se Rolando, paladino di Carlo Magno, non fosse perito a Roncisvalle (778 dC), o se Guglielmo il Conquistatore fosse stato ricacciato dalle coste inglesi dagli anglosassoni ad Hastings (1066 dC) o se i Comuni Italiani fossero stati sconfitti dal Barbarossa a Legnano (1176), o se i Turchi avvessero sconfitto la Lega Santa a Lepanto (1571) o se i francesi fossero entrati in Torino nell'assedio del 1706, o se l'ammiraglio Nelson della Royal Navy fosse stato sconfitto a Capo Trafalgar (1805) dai franco-spagnoli, o se Carlo Alberto avesse sconfitto gli austriaci nella battaglia di Novara (1849) ?

Per queste ed altre domande, chiedere (o scrivere un'email) a Luca Luciani, quarantunenne, manager della Telecom, che la scorsa settimana davanti ad un'assemblea aziendale esorta la platea a fare come Napoleone a Waterloo: “E allora dagli spalti vi applaudiranno perché voi andrete e segnerete come fece Napoleone a Waterloo" (non un semplice lapsus perchè l'errore viene ripetuto più volte durante il suo discorso).

Crocifisso su YouTube e dalla blogosfera, ricordato più volte che ha percepito nel 2007 circa 858 mila euro tra stipendio e bonus vari (fonte La Stampa), cosa aggiungere altro ?

La mia proposta : che la Telecom (ma non solo Telecom) faccia fare un test di cultura generale ai propri manager, e per chi non lo supera, la decurtazione dello stipendio a favore di associazioni culturali (penso alla FAI a cui sono iscritto) oppure a sostegno della diffusione della cultura, incentivi alla lettura o al cinema d'autore, maggiore promozione di mostre e musei.. per non cadere in un'altra Waterloo.

Commenti

Post popolari in questo blog

Oci ciornie (occhi neri)

" Oci ciornie ", ovvero " Occhi neri " nella lingua russa, famosa canzone popolare russa, ha un'origine abbastanza singolare. Infatti deriva da un poesia del 1843, del poeta ucraino Èvgen Pavlovič Hrebinka (un ucraino quindi, non russo). Solo successivamente venne musicata. La versione più celebre, quella che oggi conosciamo deriva da un novarese (si, nato a Novara, Piemonte, nel 1890), Adalgiso Ferraris , compositore appassionato di canti popolari gitani e russi, emigrato prima in Russia poi in Inghilterra. Se quindi una delle più famose canzoni russe è stata musicata da un italiano, è anche vero che la canzone italiana in lingua napoletana più famosa, 'O Sole mio , è stata sì scritta da Eduardo Di Capua , ma ad Odessa , in Ucraina, nel 1898, e sembra ispirata ad un'alba sul Mar Nero ! Ecco il testo della canzone, nella versione originale di Hrebinka  :     Occhi neri, occhi appassionati     occhi infuoc...

Il presente e' un dono

" Ti preoccupi troppo di ciò che era e di ciò che sara’. C’è un detto: ieri è storia, domani è mistero, ma oggi è un dono ed è per questo che si chiama presente " (il saggio Oogway , la tartaruga, maestro di Kung Fu, parla a Shifu , il panda rosso ) Li chiamano cartoni animati, ma in realta' alcuni tra essi sono molto di piu' che storielle semplici per bambini. Basterebbe che molti adulti li vedessero con gli occhi disinibiti e deprogrammati da bambino per imparare tante cose, concetti davvero semplici e basilari ma che trovo siano profondamente veri. In fondo e' proprio nella semplicita' delle cose la vera essenza. Nel caso del cartoon Kung Fu Panda (2008, recentemente trasmesso in televisione) si possono anche trovare concetti di PNL ( programmazione neuro linguistica ) come si puo' leggere in questo blog anche se la radice di questo concetto risale molto indietro, piu' di duemila anni fa, alla filosofia orientale, e che puo'essere sperimenta...

Vitalismo e chimica organica

Trovo spesso affascinante ripercorrere alcune tappe della storia della scienza moderna. Interessante sarebbe una scuola che, accanto al necessario nozionismo, crei agli allievi dei collegamenti tra le nozioni e il contesto in cui si svilupparono. Imparare ad esempio una legge a memoria talvolta non ha nessuna utilità (e spesso è difficile da ricordare) se non si crea un collegamento con chi l'ha ideata, dove viveva e in che cosa credeva (e anche l'utilizzo pratico di cui farne). Certo, servirebbe molto tempo per far questo, ma sarebbe proprio questo il compito della Scuola (con la S maiuscola) ovvero quello di far nascere l'amore per lo studio. Nell'anno del Signore 1831 nella tutt'ora famosa e prestigiosa università di Gottinga (Göttingen, nella Bassa Sassonia), a soli 31 anni, entrava in cattedra un grande chimico dell'Ottocento, Friedrich Wohler , il cui contributo fondamentale nella scienza è stato quello di sintetizzare il primo composto organico (l'ure...