Oggi, 21 aprile, si celebra in tutta Italia e a Torino la "primavera studentesca", volta all'abolizione del numero chiuso all'università.
La manifestazione inizierà alle 11 dal Castello del Valentino per concludersi stasera fino alle 23 in piazza Castello con il presentatore Marco Columbro e l'intervento di artisti quali Marco Carena ed altre personalità tra cui quella di Giuditta Dembech.
Riporto l'incipit dello scritto di Massimo Citro, che ho avuto l'onore di conoscere personalmente, promotore del progetto Prometeo che ha indetto la giornata della primavera studentesca.
"Il Progetto Prometeo nasce da un gruppo di volontari impegnati a ripristinare la legalità violata dalla legge 264/99 sul numero chiuso, che viene a negare il diritto allo studio e la libertà di scelta dello studente, definita "sacrosanto diritto" dallo stesso Ministro Mussi. Tale sacralità è infatti nei principi della democrazia periclea (quindi imprescindibile in qualsiasi democrazia) ed è sancito anche dall'art.3 della nostra Costituzione. Il numero chiuso universitario è un atto incostituzionale, antidemocratico, immorale e gravemente discriminante a livello sociale. Va assolutamente e al più presto abolito.
Le Università italiane, in quanto statali e pubbliche, non sono autorizzate a limitare i posti come se fossero private. Se hanno posti insufficienti, devono assolutamente adeguarsi (almeno per i primi anni di corso, poi subentra la selezione naturale agli esami) alle richieste degli studenti: in democrazia sono le strutture ad adeguarsi alle esigenze dei cittadini, non il contrario (...)" (Link al documento completo)
La manifestazione inizierà alle 11 dal Castello del Valentino per concludersi stasera fino alle 23 in piazza Castello con il presentatore Marco Columbro e l'intervento di artisti quali Marco Carena ed altre personalità tra cui quella di Giuditta Dembech.
Riporto l'incipit dello scritto di Massimo Citro, che ho avuto l'onore di conoscere personalmente, promotore del progetto Prometeo che ha indetto la giornata della primavera studentesca.
"Il Progetto Prometeo nasce da un gruppo di volontari impegnati a ripristinare la legalità violata dalla legge 264/99 sul numero chiuso, che viene a negare il diritto allo studio e la libertà di scelta dello studente, definita "sacrosanto diritto" dallo stesso Ministro Mussi. Tale sacralità è infatti nei principi della democrazia periclea (quindi imprescindibile in qualsiasi democrazia) ed è sancito anche dall'art.3 della nostra Costituzione. Il numero chiuso universitario è un atto incostituzionale, antidemocratico, immorale e gravemente discriminante a livello sociale. Va assolutamente e al più presto abolito.
Le Università italiane, in quanto statali e pubbliche, non sono autorizzate a limitare i posti come se fossero private. Se hanno posti insufficienti, devono assolutamente adeguarsi (almeno per i primi anni di corso, poi subentra la selezione naturale agli esami) alle richieste degli studenti: in democrazia sono le strutture ad adeguarsi alle esigenze dei cittadini, non il contrario (...)" (Link al documento completo)
(Massimo Citro, Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivs 3.0 License)
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