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Leggo su La Stampa (articolo) lo strazio del padre di Eulana, la ragazza in coma da 16 anni, che sta strenuamente combattendo per la dolce morte di sua figlia, per un atto di pietà che chiede in silenzio, così come la Corte d'Appello ha sancito.
Liberate l'anima di Eulana.
Liberatela.
Lasciate che la sua anima prenda il volo.
Dopo 16 anni di coma, tenuta innaturalmente in vita dalla tecnologia e non dalla natura.
Non si tratta di vita, è semplicemente accanimento terapeutico e la pietà consiste nell'accompagnarla nella dolce morte e non quella di tenerla artificiosamente in una prigione fatta a forma di corpo.
Rispettate vi prego la sua volontà.
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