Passa ai contenuti principali

Feng Shui a Torino

Feng Shui letteralmente significa acqua e vento, i due elementi che sono in grado di modellare il paesaggio naturale.

Questo è il Feng Shui, un'antica disciplina cinese le cui origini si perdono nella notte dei tempi, un'arte geomantica di origine taoista.
Nel suo aspetto pratico, si può definire l'arte di vivere in armonia con il nostro ambiente e la nostra abitazione.

E proprio sulla casa che si possono trarre i consigli più pratici, dettati da millenni di saggezza cinese, alcuni semplici come fare in modo che la porta di ingresso si apra per l'intero raggio, evitare il disordine (perchè il disordine in casa porta disordine mentale), cambiare spesso il tappetino di ingresso, avere sempre il nome sul campanello (così come noi abbiamo un nome, anche la casa dovrebbe avere un nome), aprire spesso porte e finestre per far cambiare l'aria (così come noi respiriamo, anche la casa "respira"), non mettere specchi di fronte alla porta di ingresso (altrimenti l'ospite appena entra vede se stesso e il messaggio implicito è quello di andarsene).

Dai consigli sull'arredamento ai colori delle stanze, secondo un sensato principio di cromoterapia (ad esempio, il colore ideale per la cucina potrebbe essere il giallo in quanto luogo "attivo", quello per la camera da letto blu o bianco ovvero luogo "passivo" e di riposo).

E proprio a Torino, nei giorni 19,20 e 21 settembre (ovvero questo weekend) , si svolgerà il primo congresso mondiale di Feng Shui, ospitato nell'aula magna del Politecnico di Torino.
Unico neo dell'organizzazione, a mio parere, il prezzo per partecipare alla tre giorni torinese : 120€ l'iscrizione per una giornata : difficile con questi prezzi far diffondere la saggezza del Feng Shui anche in Occidente a semplici persone o anche curiosi, relegandola così ad un incontro per soli specialisti.

Link al sito ufficiale : www.torinofengshui2008.it

The photo above is taken by "TahoeSunsets", on Flickr, Creative Commons licence.

Commenti

Post popolari in questo blog

Il presente e' un dono

" Ti preoccupi troppo di ciò che era e di ciò che sara’. C’è un detto: ieri è storia, domani è mistero, ma oggi è un dono ed è per questo che si chiama presente " (il saggio Oogway , la tartaruga, maestro di Kung Fu, parla a Shifu , il panda rosso ) Li chiamano cartoni animati, ma in realta' alcuni tra essi sono molto di piu' che storielle semplici per bambini. Basterebbe che molti adulti li vedessero con gli occhi disinibiti e deprogrammati da bambino per imparare tante cose, concetti davvero semplici e basilari ma che trovo siano profondamente veri. In fondo e' proprio nella semplicita' delle cose la vera essenza. Nel caso del cartoon Kung Fu Panda (2008, recentemente trasmesso in televisione) si possono anche trovare concetti di PNL ( programmazione neuro linguistica ) come si puo' leggere in questo blog anche se la radice di questo concetto risale molto indietro, piu' di duemila anni fa, alla filosofia orientale, e che puo'essere sperimenta...

Oci ciornie (occhi neri)

" Oci ciornie ", ovvero " Occhi neri " nella lingua russa, famosa canzone popolare russa, ha un'origine abbastanza singolare. Infatti deriva da un poesia del 1843, del poeta ucraino Èvgen Pavlovič Hrebinka (un ucraino quindi, non russo). Solo successivamente venne musicata. La versione più celebre, quella che oggi conosciamo deriva da un novarese (si, nato a Novara, Piemonte, nel 1890), Adalgiso Ferraris , compositore appassionato di canti popolari gitani e russi, emigrato prima in Russia poi in Inghilterra. Se quindi una delle più famose canzoni russe è stata musicata da un italiano, è anche vero che la canzone italiana in lingua napoletana più famosa, 'O Sole mio , è stata sì scritta da Eduardo Di Capua , ma ad Odessa , in Ucraina, nel 1898, e sembra ispirata ad un'alba sul Mar Nero ! Ecco il testo della canzone, nella versione originale di Hrebinka  :     Occhi neri, occhi appassionati     occhi infuoc...

Vitalismo e chimica organica

Trovo spesso affascinante ripercorrere alcune tappe della storia della scienza moderna. Interessante sarebbe una scuola che, accanto al necessario nozionismo, crei agli allievi dei collegamenti tra le nozioni e il contesto in cui si svilupparono. Imparare ad esempio una legge a memoria talvolta non ha nessuna utilità (e spesso è difficile da ricordare) se non si crea un collegamento con chi l'ha ideata, dove viveva e in che cosa credeva (e anche l'utilizzo pratico di cui farne). Certo, servirebbe molto tempo per far questo, ma sarebbe proprio questo il compito della Scuola (con la S maiuscola) ovvero quello di far nascere l'amore per lo studio. Nell'anno del Signore 1831 nella tutt'ora famosa e prestigiosa università di Gottinga (Göttingen, nella Bassa Sassonia), a soli 31 anni, entrava in cattedra un grande chimico dell'Ottocento, Friedrich Wohler , il cui contributo fondamentale nella scienza è stato quello di sintetizzare il primo composto organico (l'ure...