In fase di cambio casa e di acquisto di mobili, mi chiedevo ieri perchè il mobile in tinello dove vengono riposte le stoviglie e provviste di cibo si chiama "credenza".
Non avevo mai pensato alla coincidenza tra il mobile credenza e la credenza come atto di credere.
Eppure esiste un legame.
Stando al dizionario etimologico De Mauro, veniva chiamata "credenza" l'atto del servitore (scalco o coppiere) che consisteva nell'assaggiare le vivande e le bevande prima del suo signore, in modo tale che tale assaggio fornisse la credenza (ovvero la confidenza) che il cibo non fosse stato avvelenato.
Da quel gesto, è possibile che il termine sia passato a designare il luogo in cui si effettuava l'atto della credenza, ovvero il mobile dove venivano conservati i cibi prima di venire consumati.
Ricordiamoci quindi oggi, quando tiriamo fuori qualcosa dalla credenza, cosa veniva fatto in passato!
The photo above is taken by "seraphimc", on Flickr, Creative Commons licence.
Non avevo mai pensato alla coincidenza tra il mobile credenza e la credenza come atto di credere.
Eppure esiste un legame.
Stando al dizionario etimologico De Mauro, veniva chiamata "credenza" l'atto del servitore (scalco o coppiere) che consisteva nell'assaggiare le vivande e le bevande prima del suo signore, in modo tale che tale assaggio fornisse la credenza (ovvero la confidenza) che il cibo non fosse stato avvelenato.
Da quel gesto, è possibile che il termine sia passato a designare il luogo in cui si effettuava l'atto della credenza, ovvero il mobile dove venivano conservati i cibi prima di venire consumati.
Ricordiamoci quindi oggi, quando tiriamo fuori qualcosa dalla credenza, cosa veniva fatto in passato!
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