Abbiamo la stessa età, io e il libro "Il gabbiano Jonathan Livingston", di Richard Bach, un libro a mio parere magico, che trascende il tempo e lo spazio e le generazioni umane, per collocarsi nei romanzi di sempre, come se da sempre fosse stato scritto.
E se questa non è magia..
Per chi non l'avesse ancora letto, un'occasione per comprarlo e leggerlo (è una fiaba di appena 100 pagine che si legge in un solo fiato) , e per chi l'ha già letto, un motivo in più per rileggerlo, magari a distanza di anni.
Leggete il suo insegnamento, perchè insegna veramente a volare.
"Il Vostro corpo, dalla punta del becco alla coda, dall'una all'altra punta delle ali, non è altro che il vostro pensiero, una forma del vostro pensiero, visibile, concreta. Spezzate le catene che imprigionano il pensiero, e anche il vostro corpo sarà libero."
"Scegliamo il nostro mondo successivo in base a ciò che noi apprendiamo in questo.
Se non impari nulla, il mondo di poi sarà identico a quello di prima, con le stesse limitazioni."
"Mettere in pratica l'amore voleva dire rendere partecipe della verità da lui appresa, conquistata, qualche altro gabbiano che a quella stessa verità anelasse."
"Egli imparò a volare, e non si rammaricava per il prezzo che aveva dovuto pagare.
Scoprì che erano la noia e la paura e la rabbia a rendere così breve la vita di un gabbiano."
"Non dar retta ai tuoi occhi, e non credere a quello che vedi.
Gli occhi vedono solo ciò’ che è limitato.
Guarda col tuo intelletto, e scopri quello che conoci già’, allora imparerai come si vola."
(Cit. da "Il gabbiano Jonathan Livingston", di Richard Bach)
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MB