Desert Life

"Sunset" : this photo is taken by "Steve took it", on Flickr, Creative Commons licence.

Non ero stato un sostenitore di Second Life nel suo periodo aulico, né adesso vorrei essere un suo detrattore, dato che Second Life, dopo l'incredibile boom di qualche anno fa, pare stia diventanto un luogo tristemente deserto (fonte), realmente deserto nella sua virtualità.

Non ci siamo persi niente, è la mia opinione.

Il nome stesso, Second Life, ovvero Seconda Vita, mi mette i brividi. Cosa ha la nostra prima (ed attuale) vita che non ci può dare se non lo chiediamo veramente ? Perchè mai non possiamo cercare di vivere bene la nostra vita reale, gioire per quello, tanto o poco, che abbiamo e che ci viene regalato, invece di desiderare sempre quello che non abbiamo (o peggio, invidiarlo agli altri).

Si, invidiare, è proprio così, ci insegnano ad invidiare. Stamattina accendendo la televisione prima di andare come ogni giorno al lavoro, capito sulla televendita di divani sulle nostre tv nazionali (si, la nostra tv nazionale). La "bella" di turno, seduta sul divano in vendita ci dice : "non mi invidiate?".
Ma invidiare chi ? Perchè dovrei invidiare qualcuno o qualcosa, è etico che un messaggio di quel genere venga così proposto ?

Tornando a Second Life, perchè mai dobbiamo volerci creare un nostro avatar (ovvero un personaggio virtuale) che appartiene al magnifico mondo dei sogni : alto, bello, forte, senza difetti, invece di accettarci come siamo, con le nostre imperfezioni, che però sono quelle che ci rendono unici, che creano la nostra identità.

Un mondo perfetto, fatto da persone perfette, dotate di poteri straordinari in quel mondo, come Second Life permette (ad esempio, esiste il teletrasporto), a mio parere pare un luogo vuoto, senza anima.
Grazie agli ideatori e programmatori di Second Life, li capisco, capisco il loro entusiasmo e la loro buona fede perchè sono anch'io un programmatore software, grazie, ma non è un mondo perfetto quello di cui abbiamo bisogno, abbiamo solamente bisogno di un Mondo Vero, da realizzare ognuno secondo le sue capacità e buona volontà in questo mondo.