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This photo is taken by "Celeste", on Flickr, Creative Commons licence.
Chissà cosa avrebbe detto Galeno di Pergamo, medico dell'età ellenistica, morto secondo tradizione nel 200 d.C. , divenuto medico della corte imperiale romana, riguardo al numero chiuso all'università.
Ieri, 3 settembre, si è svolto in tutta Italia, il test di ammissione alla facoltà di Medicina.
A Torino, nella sede di Palazzo Nuovo, c'erano 2850 aspiranti per 494 posti (fonte).
Test di ingresso, nei modi in cui viene applicato, a mio parere è una barbarie oltre che violare il diritto allo studio : inutilmente troppo selettivo ("in che anno è stato promulgato lo Statuto Albertino?" : domanda fondamentale prima di intraprendere qualsiasi operazione chirurgica !), inutile anche nel caso fosse istituito per capire chi sia veramente motivato a intraprendere la professione medica.
Come ha affermato il dottor Massimo Citro, dottore omeopata intervistato ieri sul Tg3, promotore del progetto Prometeo per il diritto allo studio e il numero aperto alle Università, la selezione è assolutamente random : piuttosto bisogna invervenire per colmare il gap tra la maturità (tutti promossi o quasi) e l'ingresso all'università (tutti inadeguati o quasi).
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