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Declino della F1


C'è qualcosa di fondamentalmente sbagliato nella deriva del mondo cosidetto moderno. Credo che sia insito a tutte le culture a cui segue una parabola discendente dopo una creativa fase ascendente. Come per le generazioni di una famiglia, dove i nonni e i genitori creano e credono in quello che fanno, e i figli che, se non sanno creare e credere, sono destinati a dissipare e snaturare quanto di buono hanno ereditato.

Così a mio parere si sta svolgendo nella (fu)bellissima "Formula 1": per i soldi, e solo soldi (non per lo spettacolo) ecco una nuova regola, uscita oggi a dieci giorni dall'inizio della nuova stagione: "vince il campionato chi vince più gare" (fonte La Stampa).
A volerlo è il suo padrone, Max Mosley, già assunto alle cronache non sportive per un deplorevole festino hard, scandalo pubblicato dal tabloid britannico "News of the World" nel marzo 2008.

Perversioni, dove non conta la strategia, il dosare le forze, agire di astuzia, come la cultura aulica greca insegna nella favola morale della tartaruga che battè il piè veloce Achille, ma la forza bruta, la potenza, o tutto o niente, o spacco il motore o sono campione. E' sempre più il paradigma imperante dei nostri giorni.
Ma è questo l'insegnamento da dare alle nostre generazioni ?

The photo above is taken by "kptyson", on Flickr, Creative Commons licence.

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