Albert Einstein
Credo che ormai nessuno metta in dubbio l'enorme contributo che Einstein abbia dato alla scienza facendola progredire in quella che oggi definiamo "moderna". Ma non bisogna dimenticare anche la grande apertura dello scienziato all'esistenza dello spirito, apertura che talvolta i nostri ricercatori contemporanei, ahimè, sembrano non possedere, negandolo e dichiarandosi atei.
In questi giorni sono affascinato dal "caso Rol", personaggio illustre di Torino che non ho memoria personale negli anni trascorsi e che scopro solo ora in quest'ultimo anno. Del resto Torino custodisce gelosamente e discretamente i propri figli (e ciò che inventa o inizia, come la radio, la televisione, il cinema, la telefonia) e ciò non mi stupisce.
Un personaggio così discreto che fu frequentato da tanti personaggi della nostra storia italiana (uno tra tutti, Federico Fellini), consultato come vaticino da Mussolini ("la guerra è persa" gli dichiarò nel 1941, quando la Germania nazista era ancora lontana dal tracollo) e ben tre volte Hitler cercò di contattarlo, senza successo.
Ma secondo me, la più grande occasione passata per far convergere scienza e spirito, furono gli incontri con Einstein, avvenuti due volte in Svizzera a cui è seguito un lungo carteggio. Due personaggi che si stimavano (tutt'altra reazione della stizza di alcuni prestigiatori, famosi e dilettanti, che lo accusarono di essere capace a fare solo trucchi con le carte).
Peccato che allora Einstein fosse troppo vecchio e Rol troppo giovane, affinchè la scienza dedicasse più tempo alla ricerca dello spirito.
Vi consiglio due libri da leggere sull'argomento, uno della conoscente Giuditta Dembech, pieno di cuore e di affetto (per Rol), che si legge piacevolmente, e un secondo libro, più completo ed esaustivo, di Remo Lugli, giornalista di La Stampa che lo ha conosciuto direttamente, ha frequentato il suo salotto (lo stesso vale per la Dembech), e ha descritto il suo pensiero e i suoi tanti esperimenti.
Ecco i titoli:
- Giuditta Dembech, "Rol, il grande precursore", ed. Ariete 2005
- Remo Lugli, "Gustavo Rol, una vita di prodigi", ed. Mediterranee
The photo above is taken by "zachstern", on Flickr, Creative Commons licence.
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