Lo chiamano disease mongering, un termine inglese che ben sta ad indicare come l'obiettivo più importante per le case farmaceutiche sia (è la scoperta dell'acqua calda, scusatemi) il guadagno.
Fare profitti, fatturato, vendere più farmaci possibili. Sembra che solo questo interessi.
Come disse circa trent'anni fa, Henry Gadsen, direttore Generale della multinazionale farmaceutica Merck, "il nostro sogno è di inventare farmaci per gente sana".
E allora quale occasione più propizia sarebbe quella di inventarsi una malattia ?
L'idea è geniale e genera profitti stratosferici, si pensi che La Roche ha triplicato il fatturato nel primo semestre 2009.
Prendiamo quindi una malattia non particolarmente grave, l'influenza A, che fa meno morti di un'influenza stagionale, poi organizziamo una campagna di marketing a livello mondiale, complici ovviamente le nazioni e l'OMS. Diffondiamo nell'opinione pubblica un senso di paura per una malattina nuova di cui non abbiamo difese immunitarie e demandiamo a giornalisti catastrofisti il confronto con la Spagnola di inizio XX secolo e con le grandi epidemie di peste dei secoli scorsi.
E' fatta. Milioni di dosi di vaccino sono subito pronte e messe in vendita, in tutto il mondo.
Un articolo da leggere : Affaritaliani.it , Disease mongering, come si inventa una malattia per vendere un farmaco. L'inchiesta
Segnalato da FabioNews
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