Con un dono di preveggenza, gli antichi greci, avevano collocato ai lati dello stretto di Messina due mostri marini, da un lato Cariddi e dall'altra Scilla.
La leggenda, in chiave moderna, è l'ecomostro chiamato "ponte sullo stretto di Messina".
L'annuncio dell'inizio dei lavori per il ponte sullo stretto, previsto prima di Natale, è ormai una realtà, nonostante manchino ancora i finanziamenti e il progetto esecutivo (ma cosa volete che sia..) . A ben vedere, si tratta di un semplice spostamento del binario ferroviario a Cannitello, del costo di appena 30 milioni di euro.
Siamo naturalmente tutti tranquilli perchè verrà costruito su basi solidissime : il primo pilastro, dalla parte calabrese, verrà costruito esattamente "sulla fase più critica della faglia sismica più attiva esistente nello Stretto, la numero 50", parole dell'ex consulente del Ministero, professor Remo Calzona, ordinario di tecnica delle Costruzioni presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università di Roma "La Sapienza" , titolare della cattedra di "Progetto di strutture".
Inoltre, a causa dell'inevitabile scivolamento degli strati superficiali del terreno dalla parte calabrese, per la sicurezza del ponte occorrerebbe scavare il pilone e i contrafforti fino ad una profondità di 2000 (!!!) metri.
L'ecomostro forse sta per nascere, fragile come la statua di ferro dai piedi d'argilla, il sogno del re babilonese Nabucodonosor, noto per essere stato interpretato dal profeta veterotestamentario Daniele.
Fonte : La Repubblica "La prima pietra del Ponte? Un'opera prevista dal 2006"
Un libro da leggere:
Remo Calzona, "La ricerca non ha fine", editore Dei (leggi la recensione su MessinaNews)
The photo above is taken by "signorina69th", on Flickr, Creative Commons licence.
Commenti