Lucignolo : Vado ad abitare in un paese... che è il piú bel paese di questo mondo: una vera cuccagna!...
Pinocchio : E come si chiama?
Lucignolo : Si chiama il «Paese dei balocchi». Perché non vieni anche tu?
Pinocchio : Io? no davvero!
Lucignolo : Hai torto, Pinocchio! Credilo a me che, se non vieni, te ne pentirai. Dove vuoi trovare un paese piú sano per noialtri ragazzi? Lí non vi sono scuole: lí non vi sono maestri: lí non vi sono libri. In quel paese benedetto non si studia mai. Il giovedí non si fa scuola: e ogni settimana è composta di sei giovedí e di una domenica. Figurati che le vacanze dell’autunno cominciano col primo di gennaio e finiscono coll’ultimo di dicembre. Ecco un paese, come piace veramente a me! Ecco come dovrebbero essere tutti i paesi civili!...
(Tratto da: "Le avventure di Pinocchio", Carlo Lorenzini, in arte Collodi, 1881)
Tra i libri di formazione per ragazzi, è uno dei miei preferiti, da sempre.
Mi viene in mente questo quando leggo stamattina la notizia desolante della nostra scuola italiana. Dagli scrutini del primo quadrimestre emerge (fonte Ansa e La Stampa) che gli studenti italiani hanno accumulato 8 milioni di debiti formativi, che si può anche leggere come 7 studenti su 10 hanno almeno una materia insufficiente, ovvero, se finisse l'anno scolastico ora, solo 3 studenti su 10 sarebbero promossi.
Debiti appunto, che un perverso gioco di similitudine è stato trasposto dall'economia all'insegnamento. Hai qualche lacuna scolastica ? No, per carità, è un debito! I debiti vanno saldati, lo sanno tutti, ma per carità, stai tranquillo: non c'è fretta di farlo, lasciamo che il debito si spalmi su più anni, magari in attesa dell'invenzione di un condono governativo che d'ufficio azzeri tutti i debiti (sarebbe bello no?).
Allora se ci sono i debiti perchè non inventare anche le "cambiali scolastiche": la prof mi interroga? Le lascio una cambiale: "un pagherò", perdon, "uno studierò" :-) .. ma allora perchè non introdurre anche la compravendita così gli studenti si famigliarizzano con l'economia ? Mi immagino un discorso tra due studenti, uno dice all'altro « sai, ho 10 crediti in matematica..», « sul serio? » risponde l'altro, « io invece ho 80 debiti in mate.. senti, facciamo così, io ti do 20 crediti di storia in cambio dei tuoi 10 »...
Ah, che bello sarebbe il paese dei Balocchi! :-)
(The photo above is taken by "law_keven" on Flickr, Creative Commons licence)
Pinocchio : E come si chiama?
Lucignolo : Si chiama il «Paese dei balocchi». Perché non vieni anche tu?
Pinocchio : Io? no davvero!
Lucignolo : Hai torto, Pinocchio! Credilo a me che, se non vieni, te ne pentirai. Dove vuoi trovare un paese piú sano per noialtri ragazzi? Lí non vi sono scuole: lí non vi sono maestri: lí non vi sono libri. In quel paese benedetto non si studia mai. Il giovedí non si fa scuola: e ogni settimana è composta di sei giovedí e di una domenica. Figurati che le vacanze dell’autunno cominciano col primo di gennaio e finiscono coll’ultimo di dicembre. Ecco un paese, come piace veramente a me! Ecco come dovrebbero essere tutti i paesi civili!...
(Tratto da: "Le avventure di Pinocchio", Carlo Lorenzini, in arte Collodi, 1881)
Tra i libri di formazione per ragazzi, è uno dei miei preferiti, da sempre.
Mi viene in mente questo quando leggo stamattina la notizia desolante della nostra scuola italiana. Dagli scrutini del primo quadrimestre emerge (fonte Ansa e La Stampa) che gli studenti italiani hanno accumulato 8 milioni di debiti formativi, che si può anche leggere come 7 studenti su 10 hanno almeno una materia insufficiente, ovvero, se finisse l'anno scolastico ora, solo 3 studenti su 10 sarebbero promossi.
Debiti appunto, che un perverso gioco di similitudine è stato trasposto dall'economia all'insegnamento. Hai qualche lacuna scolastica ? No, per carità, è un debito! I debiti vanno saldati, lo sanno tutti, ma per carità, stai tranquillo: non c'è fretta di farlo, lasciamo che il debito si spalmi su più anni, magari in attesa dell'invenzione di un condono governativo che d'ufficio azzeri tutti i debiti (sarebbe bello no?).
Allora se ci sono i debiti perchè non inventare anche le "cambiali scolastiche": la prof mi interroga? Le lascio una cambiale: "un pagherò", perdon, "uno studierò" :-) .. ma allora perchè non introdurre anche la compravendita così gli studenti si famigliarizzano con l'economia ? Mi immagino un discorso tra due studenti, uno dice all'altro « sai, ho 10 crediti in matematica..»
Ah, che bello sarebbe il paese dei Balocchi! :-)
(The photo above is taken by "law_keven" on Flickr, Creative Commons licence)
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