E' uno degli edifici più insoliti di Torino, personalmente lo includerei in un tour di Torino se dovessi farlo conoscere a degli ospiti non frettolosi in visita alla mia città.
I torinesi lo conoscono come "Fetta di polenta" per via delle sue dimensioni a fetta (il lato più corto misura appena 5 metri) e del suo colore che ricorda per l'appunto la polenta.
L'architetto è il celebre novarese Alessandro Antonelli (1798-1888), conosciuto da tutti per la Mole Antonelliana.
La vicenda della sua realizzazione è curiosa : intorno al 1840 viene commissionato all'architetto uno studio di urbanizzazione del quartiere Vanchiglia, allora piuttosto degradato. Di quel progetto non si fece nulla, tranne una porzione esigua tra Corso San Maurizio e Via Giulia di Barolo, 27 x 5 metri, nel quale Antonelli, forse quasi a sfida della mancata realizzazione del progetto, eresse un edificio di ben 6 piani.
E' notizia di questi giorni (fonte La Stampa) che il gallerista Franco Noero lo ha acquistato e dal 3 aprile sarà sede della mostra «Three Birds, Seven Stories, Interpolations and Bifurcations » (fino al 28 giugno) . Un'occasione da non perdere per curiosare anche all'interno di questo eclettico edificio.
(The photo above is taken by "adampadam" on Flikr, Creative Commons licence)
I torinesi lo conoscono come "Fetta di polenta" per via delle sue dimensioni a fetta (il lato più corto misura appena 5 metri) e del suo colore che ricorda per l'appunto la polenta.
L'architetto è il celebre novarese Alessandro Antonelli (1798-1888), conosciuto da tutti per la Mole Antonelliana.
La vicenda della sua realizzazione è curiosa : intorno al 1840 viene commissionato all'architetto uno studio di urbanizzazione del quartiere Vanchiglia, allora piuttosto degradato. Di quel progetto non si fece nulla, tranne una porzione esigua tra Corso San Maurizio e Via Giulia di Barolo, 27 x 5 metri, nel quale Antonelli, forse quasi a sfida della mancata realizzazione del progetto, eresse un edificio di ben 6 piani.
E' notizia di questi giorni (fonte La Stampa) che il gallerista Franco Noero lo ha acquistato e dal 3 aprile sarà sede della mostra «Three Birds, Seven Stories, Interpolations and Bifurcations » (fino al 28 giugno) . Un'occasione da non perdere per curiosare anche all'interno di questo eclettico edificio.
(The photo above is taken by "adampadam" on Flikr, Creative Commons licence)
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MB